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UNARMA SUICIDI NELL’ARMA DEI CARABINIERI: LA MISURA È COLMA

da | Ott 10, 2023 | News | 0 commenti

AL MINISTERO DELLA DIFESA

UFFICIO DEL GABINETTO DEL MINISTRO

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

OGGETTO: COMUNICAZIONE AI SENSI DELL’ART.18 BIS DELLA LEGGE 7/08/1990 NR.241. SUCIDI NELL’ARMA DEI CARABINIERI.

Quest’Associazione Sindacale Carabinieri, allo scopo di favorire la promozione, la cura e la tutela del benessere del personale, interconnesso quest’ultimo, nella sua accezione più ampia e normativamente orientata, al “benessere organizzativo” che si intende comunemente, la capacità dell’organizzazione di garantire il benessere fisico, psicologico e sociale di tutti i propri militari non può esimersi dall’intervenire davanti l’ennesimo suicidio di un collega in servizio a Sabaudia (LT). La misura oramai è colma e non ci si può più soffermare alla lettura del solito trafiletto giornalistico di una testata locale con tutti i superiori indaffarati a far dimenticare subito il fattaccio.

Ora il pensiero sorge spontaneo in migliaia di Carabinieri e tutti si pongono le stesse domande:” ma perché? Che problema poteva avere il collega? Forse qualche problema a casa o sul posto di servizio? ecco, proprio quest’ultimo forse?”.

Ma l’Arma dei Carabinieri non è forse una grande decantata famiglia? Con il superiore sempre pronto a dispensare pacche sulle spalle o a proporre sussidi per chi è in difficoltà ma anche ad essere deciso e ferreo quanto il contesto lo richiede? Giova rammentare, e non bisogna essere psicologi di fama mondiale per fare semplici riflessioni, che ci sono oggi due punti cardini nella vita quotidiana di un essere umano: il luogo di lavoro e la famiglia. Lavorare in un luogo dove alberga serietà e serenità di sicuro allieva le eventuali problematiche familiari e viceversa avere una serena vita privata sicuramente aiuta il militare in luoghi di lavoro problematici, ovviamente non avere serenità in famiglia e sul luogo di lavora innesca qualcosa di molto pericoloso ma altresì avere problematiche “non volute” nella vita privata quali problemi economici – dovuti a spese per raggiungere la sede di servizio – caro benzina – rate mutui – inflazione – trasferimenti in seguito a concorsi-, sentimentali, malattie, ecc. ecc. ed avere sul posto di lavoro superiori, come purtroppo più volte segnalatoci, assolutamente disinteressati alle problematiche del militare si scagliano sul malcapitato buttando “benzina sul fuoco” con quotidiane minacce velate di sanzioni disciplinari di ogni genere e di trasferimenti.

 Orbene, alla luce di quanto narrato e in considerazione delle sterili ed improbabili iniziative messe in essere per fronteggiare queste vera e propria mattanza, si chiede al Sig. Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, l’urgente costituzione di una Commissione d’Inchiesta volta ad indagare su tutti i suicidi dei militari dell’Arma dei Carabinieri allo scopo di risalire ai responsabili/responsabilità che hanno indotto il militare all’estremo gesto. Nel ringraziare per l’attenzione che verrà riservata alla presente porgiamo sinceri e riverenti saluti rimanendo a disposizione per una eventuale qualsivoglia collaborazione.

La Segreteria Nazionale