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UNARMA SEGNALAZIONI DI CONDOTTE NON CONFORMI NELL’INFERMERIA DELLA SCUOLA ALLIEVI CARABINIERI DI REGGIO CALABRIA: UN APPELLO ALLA TRASPARENZA E AL RISPETTO DEI DIRITTI 

da | Feb 22, 2024 | News | 0 commenti

AL MINISTERO DELLA DIFESA

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

AL COMANDO DELLE SCUOLE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

AL COMANDANTE DELLA SCUOLA ALLIEVI CARABINIERI DI REGGIO CALABRIA

AL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI REGGIO CALABRIA

OGGETTO: Scuola allievi Carabinieri di Reggio Calabria. Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, a norma dell’articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246. Art. 725 – Doveri propri dei Superiori.

Questa Unarma, Associazione sindacale Carabinieri, allo scopo favorire la promozione, la cura e la tutela del benessere del personale, interconnesso quest’ultimo, nella sua accezione più ampia e normativamente orientata, al “benessere organizzativo” che si intende comunemente, la capacità dell’organizzazione di garantire il benessere fisico, psicologico e sociale di tutti i Carabinieri, rappresenta di aver ricevuto segnalazioni nell’ambito della Scuola allievi Carabinieri di Reggio Calabria – Infermeria Presidiaria – dalle quali si desumerebbero delle condotte non corrispondenti ai principi fi legge non ultimo all’art. 725 c. 2 del D.P.R. 90/2010 che – appare – si sostanziano anche attraverso il ricorso ad aggettivazioni non proprio in linea con le norme e circolari:

1. Le segnalazioni che arrivano da parte dei corsisti e militari indicano frequenti atteggiamenti e condotte da parte di alcuni ufficiali medici operanti nell’Infermeria presidiaria della Scuola allievi, in cui i sottoposti a visita vengono ripetutamente vessati con atteggiamenti irriguardosi ovvero, male parole e minacce.

2. A seguito di alcune visite gli allievi escono piangendo, umiliati dalla condotta del medico che li sottopone a visita. Tutto ciò pare succeda alla presenza del personale del quadro permanente: cambiano i soggetti ma gli atteggiamenti sono sempre gli stessi.

3. Durante l’esecuzione di un atto tipicamente medico, una allieva si è trovata ad essere ripresa, vessata, per 40 minuti alla presenza di altri militari sempre del quadro permanente. Certo che se la persona va dal medico è perché il suo stato di salute, in quel frangente, cagionevole lo richiede non

perché non è capace di fare il militare, non è che deve essere portato alla CMO per essere riformato. Casi come questo negli anni se ne sono verificati e ripetuti a bizzeffe: tutti sanno ma nessuno denuncia! Questa unarma resta preoccupata di non doversi trovare in situazioni dove poi non si può tornare più indietro.

4. Gli allievi vengono più volte sollecitati dai propri comandanti di andare in infermeria il meno possibile: “solo se stanno morendo”!

Il compito del personale medico/sanitario è molto delicato, in generale affronta – nei vari distretti d’Italia – tematiche sensibili riguardanti lo stato psico-fisico, in questo caso la salute dei giovani, che saranno il futuro della nostra Nazione. Si ricorda, qualora ce ne fosse bisogno, che gli allievi sono a totale carico della Scuola anche dal punto di vista sanitario e non sono comprensibili atteggiamenti poco consoni alla mansione, al grado e al compito rivestito.

Orbene, tutto ciò sopra esposto si commenta da se! C’è solo una cosa da aggiungere: le Scuole dell’Arma devono essere luoghi sicuri e protetti, perché i cittadini ci consegnano il loro amore più grande affinché questo si dedichi al bene comune ovvero, alle comunità sparse sul territorio nazionale e noi non possiamo permettere che si possa inclinare la fiducia di questi cittadini verso una Istituzione bicentenaria con dei valori impressi nella pietra. Non si può neppure vacillare dopo avere appreso certe denunce. Unarma sarà sempre attenta a queste dinamiche che danneggiano tutti i Carabinieri sparsi nel territorio nazionale che con fatica, abnegazione e senso del dovere operano, con uno stipendio da fame, a scapito della loro vita per il bene comune.

Conoscendo la sensibilità delle S.V.I. sugli aspetti e tematiche rappresentate, sempre con lo scopo di contribuire a migliorare le condizioni di benessere del personale, si auspicano, nel caso di specie, verifiche e risoluzioni delle possibili criticità evidenziate, attraverso idonei e mirati interventi.

Nell’auspicare una solerte risoluzione di quanto esposto, si chiede al Comando Provinciale Carabinieri – di Reggio Calabria, cosi come indicato al punto 3 della nota nr. 1236/38-2-2002 di prot., vergata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – II Reparto – SM Ufficio Operazioni del 6 dicembre 2022, di trasmettere la presente all’Autorità Giudiziaria – Ordinaria e Militare – competente, in ossequio agli artt. 55, 331 e 347 C.P.P.; per verificare le eventuali violazioni.

Antonio Nicolosi 

Segretario generale Unarma