AL MINISTERO DELLA DIFESA
ALLA PROCURA DELLA CORTE DEI CONTI REGIONALE DELL’ABRUZZO
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Oggetto: Benessere del Personale – Materiali di “Casermaggio”.
“Comunicazione ai sensi dell’art. 18 bis della Legge 7/08/1990 nr 241” “Segnalazione di presunto whistleblowing “
Attese le diverse segnalazioni pervenute, la scrivente Unarma ASC, ritiene doveroso rappresentare quanto in narrazione descritto.
Il benessere del personale si persegue individuando i bisogni e le necessità dei lavoratori e creando un ambiente di lavoro confortevole dove il militare possa esercitare le proprie attività in maniera sicura e serena. Tra gli elementi che favoriscono queste positive condizioni, rientrano sicuramente i materiali di cd. “casermaggio”, destinati all’arredo dei Comandi dell’Arma e alla tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, ai sensi del D.Lgs. 81/2008.
La scrivente comprende bene che le politiche di austerità attuate nel recente passato, che hanno comportato una considerevole contrazione delle risorse disponibili devolute allo specifico settore, determinando, nel tempo, oltre un progressivo invecchiamento degli arredi, anche un mancato adeguamento degli stessi alle specifiche normative sulla sicurezza. La scarsità di risorse inoltre, non ha consentito l’installazione di impianti di climatizzazione in diversi ambienti lavorativi ove, tra l’altro, ne veniva avvertita la necessità anche dal cittadino in quei presidi destinati alla ricezione del pubblico.
Appare pertanto quanto fondamentale la preventiva individuazione strategica delle priorità, affinché, le esigue risorse disponibili, possano essere impiegate nel modo più razionale ed efficace possibile a vantaggio del benessere dei militari, della sicurezza e funzionalità dei Reparti.
Per tali ragioni, sembra quanto mai opportuno riportare quanto sembrerebbe verosimilmente accaduto nell’ambito del Comando Provinciale di L’Aquila nel corso dell’anno 2023, ovvero quando sembrerebbe sia stato privilegiato l’acquisto di materiali destinati all’arredo della sala polifunzionale del Comando Provinciale piuttosto che di altri necessari ai Reparti dipendenti.
Parrebbe infatti, che la sala polifunzionale anzi detta, sia stata allestita con arredamenti di prodotti da una prestigiosa fabbrica di mobilio, consistenti in pezzi pregiati in fattezza trasparente e da diverse decine di
sedute in policarbonato i cui costi di approvvigionamento, sembrerebbero abbiano notevolmente sforato il tetto ammesso dai listini degli accordi quadro previsti in materia. Parrebbe inoltre, che tali manufatti, a causa delle loro particolare criticità costruttiva, siano particolarmente soggetti a precoce usura e presentino rapidamente opacizzazione, facilità al graffio, ecc.
Pertanto, la scrivente Associazione, ritiene fondato credere che, a causa del notevole esborso di risorse, si abbia pregiudicato fattivamente la possibilità di acquisto di altri materiali ed arredi di casermaggio necessari al miglioramento, ammodernamento ed efficientamento dei Reparti territoriali dipendenti del Comando Provinciale Carabinieri di L’Aquila.
Quanto sopra descritto, pur non rappresentando completamente materia di specifica di competenza delle APCSM, viene però segnalato in quanto parrebbe costituire inoltre quello che verosimilmente si può concretizzare come “whistleblowing” al quale, peraltro, nessun Carabiniere di buon senso può pensare di sottrarsi.
Certi, che quanto esposto possa rappresentare serio e fattivo contributo collaborativo per un adeguato benessere nei Reparti, si rimane a disposizione per ogni eventuale chiarimento e necessità.
La presente si tramette anche all’Eccellentissima Corte dei Conti per la valutazione di propria competenza.
Cordialità.
Antonio Nicolosi
Segretario generale UNARMA