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UNARMA SCANDALO ALLA SCUOLA ALLIEVI MARESCIALLI E BRIGADIERI DI FIRENZE: NUOVE RIVELAZIONI E RICHIESTA DI INDAGINE

da | Feb 15, 2024 | News | 0 commenti

AL MINISTRO DELLA DIFESA

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

AL COMANDO DELLE SCUOLE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

AL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI FIRENZE

OGGETTO:

Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, a norma dell’articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246. Art. 725 – Doveri propri dei Superiori –

Fa seguito all’intervento avente stesso oggeto del 12 febbraio 2024

Dopo l’intervento cui si fa seguito, abbiamo avuto un notevole flusso di interlocuzioni telefoniche riguardo a cosa accadrebbe alla Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze. Le interlocuzioni telefoniche non le riporteremo, in quanto non le registriamo, ma vogliamo qui condividere integralmente quanto giunto via e- mail a questa Segreteria.

Ringraziamo il coraggio e la determinazione di molti.

Riscontriamo “piacevolmente” che i muri – talvolta impenetrabili – vanno ad infrangersi contro la verità, dando quella svolta che serve per la crescita di una società matura e per coloro che si battono per la verità, la giustizia e la trasparenza.

Certo non possiamo che “stigmatizzare” il comportamento degli organi di stampa, rimasti silenti su un argomento che riguarda i nostri giovani. Ci chiediamo se questo silenzio sia dovuto a qualche interferenza? Oppure alla non credibilità di quanto riportato. Ci auguriamo, con tutto il cuore, sia dovuto a quest’ultima ipotesi, altrimenti sarebbe una cosa che va a collidere con la tanto sventolata libertà di stampa.

C.att. Sig. Antonio Nicolosi

Buongiorno,

In merito all’articolo sullo scandalo alla scuola allievi dei marescialli dei carabinieri di Firenze confermo che quanto menzionato è reale, anzi ci sono elementi ancora peggiori.

Nel cibo che viene somministrato sono stati trovati pezzi di plastica. Le quantità sono limitatissime, non sufficienti a coprire il fabbisogno energetico di ragazzi sottoposti ad allenamenti intensi e lunghi.

La qualità del cibo è indegna e il personale delle mense è restio a fornire cibo ai ragazzi.

Le condizioni igieniche sono precarie.

Ma l’aspetto peggiore è la sofferenza psicologica.

Non sono consentiti riposi idonei al carico di lavoro settimanale, e prima dell’uscita di un paio d’ore al massimo i ragazzi sono sottoposti a estenuanti controlli e attese che occupano spesso quasi tutto il tempo del permesso di uscita.

È obbligatorio rientrare per il pasto, quindi i permessi non consentono ai ragazzi di uscire e rifocillarsi.

Non è consentito tenere del cibo nelle stanze, nemmeno dei cracker o dei piccoli snack, se trovati vengono requisiti.

Si viene controllati di notte mentre si dorme su come ci si è vestiti.

Vengono controllate le conversazioni whatsapp, i ragazzi spesso per giorni non hanno nemmeno la possibilità/tempo/energia di vedere il telefono.

Le giornate si concludono con interminabili attese in piedi davanti ai letti per attendere i controlli delle pulizie delle camere.

Non è consentito sedersi sui letti sino all’ora i cui si va a dormire.

I ragazzi all’interno dopo pochi mesi accusano parecchie problematiche di salute, mai riscontrate prima. Spero venga presa in carico questa testimonianza e si intervenga urgentemente.

All’interno ci sono ragazzi che non necessitano di un trattamento simile e meritano rispetto. Grazie.

Pensiamo che ciò non abbia bisogno di commenti.

Nel restare a disposizione dell’A.G. e nell’auspicare una verifica da parte di terzi, si chiede al Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze, così come indicato al punto 3 della nota nr. 1236/38-2-2002 di prot., vergata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – II Reparto – SM Ufficio Operazioni del 6 dicembre 2022, di dare seguito a quanto già comunicato andando a trasmettere la presente all’Autorità Giudiziaria – Ordinaria e Militare – competente, in ossequio agli artt. 55, 331 e 347 c.p.p. al fine di verificare eventuali violazioni di legge.

Antonio Nicolosi 

Segretario generale di Unarma