Con il dilagare della criminalità organizzata sul litorale romano, servono più azioni mirate che possano garantire la sicurezza dei cittadini. Delle nuove linee guida di cui il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza si sta occupando e su cui il nostro segretario di Unarma ha lanciato una proposta
«In queste realtà è giunto il momento di rintrodurre delle squadre di “Falchi”. Ovvero militari/agenti che con il loro impiego sulla criminalità organizzata – al contrasto dei reati predatori hanno fatto molto bene negli anni ‘70 contro la criminalità da strada e per le indagini sullo spaccio di sostanze stupefacenti.
Ovvero reprimere l’escalation di reati, in realtà dove spesso questi delinquenti rappresentano un terreno di battaglia naturale.
Lo Stato deve catapultare giovani militari/agenti guardie di pubblica sicurezza addestrati nella guida di moto provenienti da altre regioni d’Italia. Così come avveniva a Napoli negli anni ‘70. Un idea vincente su come porre come antagonisti ai delinquenti di strada ventenni che parlassero lo stesso linguaggio, che vestissero allo stesso modo. Giovani pronti a tutto pur di far vincere allo Stato la battaglia contro l’illegalità.
Non fu solo una guerra tra guardie e ladri. Fu una battaglia sociale, generazionale»-così in una nota Antonio Nicolosi segretario generale di UNARMA