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UNARMA MANCATO RICONOSCIMENTO DEL #COVID-19 COME CAUSA DI SERVIZIO

da | Lug 22, 2023 | News | 0 commenti

AL MINISTRO DELLA DIFESA

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Come richiesto della Segretaria Provinciale Generale di Caserma, si trasmette quanto di seguito:

Viste le numerose segnalazioni dei nostri iscritti e non, ci siamo sentiti di produrre questa nostra opera volta a sensibilizzare cuore e mente di chi è preposto a salvaguardare la Res Publica e chi lotta e si sacrifica per essa.

Introduzione:

La pandemia di COVID-19 ha rappresentato una delle sfide più significative per la salute pubblica globale. Durante questa crisi, i militari e il personale sanitario, sono stati in prima linea nella lotta contro il virus, mettendo a rischio la propria salute e sicurezza per proteggere la popolazione. Tuttavia, nonostante i loro sforzi eroici, molti di loro non hanno ricevuto il riconoscimento adeguato al loro servizio. In particolare, il mancato riconoscimento del COVID-19 come causa di servizio ha creato un’ingiustizia per questi coraggiosi individui.

Paragrafo 1: L’impatto del COVID-19 sui militari e il personale sanitario è stato significativo. Sono stati chiamati a rispondere alle emergenze sanitarie, ad assistere i pazienti infetti e a garantire la sicurezza pubblica. Molti di loro hanno lavorato in condizioni estenuanti, affrontando una maggiore esposizione al virus e un rischio più elevato di contrarre la malattia. Alcuni hanno perso la vita nel corso del loro servizio: È fondamentale riconoscere il loro impegno e sacrificio.

Paragrafo 2: Il riconoscimento delle malattie come causa di servizio è importante perché offre protezioni e benefici specifici per i militari e il personale sanitario che contraggono malattie durante il loro servizio. Tuttavia, nonostante le prove schiaccianti dell’impatto del COVID-19 su queste categorie di lavoratori, non sempre l’Amministrazione sanitaria ha riconosciuto la correlazione tra il lavoro e il COVID.

Paragrafo 3: Le conseguenze del mancato riconoscimento del COVID-19 come causa di servizio ha causato diverse conseguenze negative. In primo luogo, il personale militare e sanitario che ha contratto il virus durante il suo servizio potrebbe essere privato di benefici importanti come indennità, assistenza medica e sostegno finanziario. Questo può avere un impatto significativo sulla loro vita e sul benessere delle loro famiglie. In secondo luogo, il mancato riconoscimento può minare la fiducia e la motivazione di coloro che sono chiamati a servire in situazioni di emergenza future, temendo che il loro impegno non sarà riconosciuto o apprezzato.

Paragrafo 4: È fondamentale che il Governo e le Istituzioni competenti riconoscano il COVID-19 come causa di servizio per i militari e il personale sanitario. Questo riconoscimento dovrebbe essere basato sulle evidenze scientifiche che dimostrano l’esposizione e il rischio connessi al loro servizio durante la pandemia. Inoltre, devono essere istituite procedure chiare e trasparenti per la valutazione dei casi e l’assegnazione dei benefici.

Paragrafo 5: Il riconoscimento del COVID-19 come causa di servizio porterebbe molti benefici per i militari e il personale sanitario. Innanzitutto, garantirebbe loro un accesso adeguato alle cure mediche e al sostegno finanziario necessario per affrontare le conseguenze fisiche, psicologiche ed economiche della malattia. Inoltre, potrebbe includere indennità speciali per coloro che hanno subito danni permanenti o hanno perso la vita a causa del virus. Questi benefici sono importanti per dimostrare gratitudine e supporto a coloro che si sono sacrificati per proteggere gli altri.

Conclusioni:

È essenziale che il Governi e le Istituzioni competenti sanino questa ingiustizia. Sicuri che questa nostra richiesta sia di sensibilizzazione generale ci auspichiamo che sia presa in massima considerazione, portando ad un cambio di rotta sulla valutazione delle varie casistiche che vede coinvolte queste categorie, per far rinvigorire la fiducia verso il proprio Paese e la propria Amministrazione.