AL MINISTERO DELLA DIFESA
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Istanze di trasferimento per riunioni del nucleo familiari costituito da coniugi entrambi appartenenti all’Arma dei Carabinieri.
Giungono a questa Unarma segnalazioni riferite ai trasferimenti per riunione del nucleo familiare costituito tra coniugi entrambi appartenenti all’Arma dei Carabinieri.
Unarma nel condividere queste segnalazioni ne propone anche le soluzioni. Le richieste di trasferimento possono essere presentate, anche fuori istituto GETRA nazionale, in qualsiasi momento e volte a consentire ai coniugi, entrambi appartenenti all’Arma dei Carabinieri, di poter presentare, contemporaneamente, domanda di trasferimento per la provincia ove presta servizio l’altro congiunto, riservando l’amministrazione la potestà di stabilire discrezionalmente quale delle due istanze accogliere, sulla scorta di valutazioni ancorate ai preminenti rilievi ed esigenze istituzionali. Pensiamo altresì che, a seguito delle mutazioni culturali e sociali che hanno portato all’introduzione di altre forme di relazione di coppia (legge 20 maggio 2016, n. 76, recante “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze) bisogna superare anche il modello di “congiunto” quale unico modello di convivenza a seguito delle mutazioni culturali e sociali. L’istituto dovrebbe essere esteso anche al personale effettivamente legato da un rapporto di stabile convivenza di fatto e accertato mediante una apposita dichiarazione anagrafica resa ex art. 1 comma 37, della norma sub 2 a.. Per tutti questi ultimi casi, “unioni civili, unito civilmente e convivente di fatto” va anche riconosciuta la licenza di trasferimento ai sensi della L. 20 maggio 2016 n. 76 (c.d. legge Cirinnà), cosi come prevista per i militari “coniugati”. Con la speranza che la presente abbia l’attenzione dovuta, si porgono distinti saluti.
Antonio Nicolosi
Segretario generale di UNARMA