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UNARMA ENNESIMA RICHIESTA DELL’USO DELLA POLO 

da | Ago 1, 2024 | News | 0 commenti

AL SIG. MINISTRO DELLA DIFESA

AL SIG.MINISTRO DELLE PARI OPPORTUNITA’ Gabinetto del Ministro

COMANDO DIVISIONE UNITA’ MOBILI CARABINIERI

AL COMANDO CARABINIERI 1^ BRIGATA MOBILE

OGGETTO: Comunicazione ai sensi dell’art. 18 bis della Legge 07/08/1990 nr. 241.

“Richiesta di intervento dei Signori Ministri della Difesa e delle Pari Opportunità”, circa le inadempienze dell’Arma dei Carabinieri in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e la mancata applicazione del principio delle pari opportunità.

Il presente comunicato è l’ennesimo di una lunga serie (già trasmessi) dall’APCSM – UNARMA, riguardanti lo stesso argomento.

Ultimi tra gli ultimi. È ora che qualcuno ci ascolti!!!

Con un messaggio del Comando delle Forze Operative dell’Esercito Italiano indirizzato ai Comandi dipendenti, al fine di adeguare l’uniforme alle condizioni metereologiche, viene finalmente autorizzato l’uso della maglietta verde oliva (senza giubba o combat-shirt) per il personale impiegato nell’operazione strade sicure. Il buon senso di una Classe Dirigente attenta alle problematiche del personale, nonché, un’azione sinergica di molte sigle Sindacali del comparto Esercito, hanno permesso di superare lo stereotipo della formalità legato all’uso di una giubba. Questo importante traguardo ha permesso ai militari impiegati H24 sul territorio nazionale, di poter operare in condizioni, sì dure ma accettabili sotto l’aspetto climatico. Quest’atto, che trova dietro una “maglietta verde oliva”, il simbolo della rivincita, è una dimostrazione di competenza e sensibilità nei confronti sia del benessere psicofisico, ma soprattutto nel rispetto delle leggi e regolamenti che vedono il datore di lavoro responsabile in prima persona dell’incolumità del proprio personale.

COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

La notizia ha riscosso non poco interesse ed entusiasmo sia degli addetti ai lavori, che dei comuni cittadini, i quali dietro quelle giubbe sudate vedevano una donna e un uomo che soffrivano gli effetti di temperature al limite della sopportazione.

Come Associazione Sindacale UNARMA ASC facciamo i nostri più vivi complimenti a tutti gli attori che hanno dato una svolta epocale ad una situazione fortemente lesiva per la salute prima, e per la dignità poi del personale dell’Esercito Italiano.

È proprio in quella dignità che oggi il Carabiniere è leso: il senso di frustrazione, di abbandono, di rammarico, colmano di misura la gioia per il prestigioso traguardo raggiunto dai fratelli soldati.

Sono anni che UNARMA investe il Comando Generale della problematica; sono innumerevoli i comunicati in cui si è cercato di far notare che l’unica Forza di Polizia a indossare la “giubba”, è l’Arma dei Carabinieri: tutti, (Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Polizia Penitenziaria) indossano la polo,

È giunto il momento di assumersi le proprie responsabilità, di dire basta, di percorrere quei tempi che non lasciano spazio alle tradizioni.

Oggi più che mai i dirigenti hanno L’OBBLIGO di essere attenti alle esigenze del personale, e di farlo anche a costo di venire meno a quelle tanto amate tradizioni (sia chiaro!!! Amate da tutti… noi in primis). Quando però, in nome della tradizione, della storia, dell’eleganza, della formalità, si mette in pericolo lo stato fisico del Carabiniere, appare ovvio anche all’occhio di un osservatore poco attento e poco sensibile che la salute prevale sulle tradizioni.

Ci chiediamo se la problematica possa riposare nel fatto che chi decide non soggiace alle stesse situazioni lavorative di chi opera.

Questo comunicato non è frutto di un becero e misero populismo, non ha l’intento di attrarre iscritti (quelli stanno crescendo e continueranno a farlo); con esso, abbiamo l’unico e solo scopo di raggiungere il nostro obiettivo che trova nel benessere del personale il fine ultimo, e intende farlo con l’ardua idea di scardinare un sistema contorto fatto di tradizioni e apparenze che non lasciano spazio ai tempi che cambiano. Intendiamo farlo anche al costo di inimicarci i vertici dell’Arma, appellandoci ad una classe politica sicuramente imparziale e scevra da meccanismi di logica militare che ci impediscono di evolvere. Da sempre scriviamo in difesa dei nostri tesserati e nell’interesse di tutti… probabilmente dobbiamo imparare a scrivere in braille, stante la cecità di chi questi comunicati dovrebbe già dovuto leggerli.

Ai Signori Ministri, cui il presente comunicato è diretto, si prega di compiere uno sforzo di umana partecipazione, al fine di poter sensibilizzare i vertici dell’Arma dei Carabinieri ad un rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (la strada per il personale delle FF.PP.) e delle pari opportunità, ponendo anche il suo personale in una condizione di benessere.

Non chiediamo una riforma strutturale di tutta l’amministrazione ma semplicemente di poter usare (al pari degli altri) una semplice polo.

Con doveroso rispetto.

Salvis iuribus

La Segreteria Generale della Linea Mobile/Addestrativa