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UNARMA COMPARTIMENTO DONNA, PROPONE ESTENSIONE DEI GIORNI RETRIBUITI PER LE MALATTIE DEI FIGLI 

da | Lug 17, 2023 | News | 0 commenti

 Al Sig. Ministro Della Difesa Gabinetto del Ministro

Al Sig. Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità On. Maria Eugenia Roccella 

Comando Generale Dell’arma Dei Carabinieri Ufficio Relazioni Sindacali

Questa Associazione Sindacale Carabinieri UNARMA ha lo scopo di favorire la promozione, la cura e la tutela del benessere del personale, interconnesso quest’ultimo nella sua accezione più ampia e normativamente orientata al “benessere organizzativo”, con cui si intende comunemente la capacità dell’organizzazione di garantire il benessere fisico, psicologico e sociale di tutti i militari. A titolo meramente collaborativo e al primario scopo di mettere a conoscenza Codeste Istituzioni, al diritto di garantire il benessere e la salute fisica e psichica degli uomini e delle donne , operanti nelle Forze armate e Forze di polizia, questa Associazione intende rappresentare quanto segue:

Giungono a questa segreteria numerose segnalazioni e doglianze da parte di militari in relazione alle necessità di assistenza dei figli nei primi anni di vita, nello specifico durante i periodi di malattia.

A tal proposito si rammenta che allo stato attuale è consentita l’astensione dal servizio, in alternativa al coniuge lavoratore, quest’ultimo beneficiario di medesimo diritto, durante le malattie del bambino entro i primi otto anni di vita suddivise in due tranche, ovvero per tutto il periodo dell’infermità, nei primi tre anni e per un massimo di 5 giorni lavorativi all’anno, dal compimento del terzo a quell’ottavo di età.

Se è pur vero che nei primi tre anni ci si può astenere per tutto il periodo dell’infermità, dietro ovvia presentazione di certificato medico, è anche vero che dopo soli 5 giorni interamente retribuiti, dal sesto giorno in poi non si è più beneficiari di alcun trattamento economico (fatti salvi eventuali assegni annessi a medaglie), con riduzione della tredicesima mensilità.

A tal punto è necessario sottoporre all’attenzione di codeste istituzioni che in questa fascia di età (0-3 anni) i bambini sono più suscettibili a certe malattie a causa del loro sistema immunitario ancora in via di formazione, inutile dire che è facile passare dal raffreddore, all’otite, alla gastroenterite, in tempi brevi, esposti finanche a altre malattie infantili come varicella e morbillo,

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con necessità di una lunga convalescenza per consentirne la guarigione.

La politica di retribuire un militare soltanto cinque giorni all’anno, per i primi tre anni del bambino, per la giusta, naturale e doverosa assistenza durante la malattia non è comprensibile a questa associazione sindacale la quale è volta a tutelare e a sostenere la genitorialità nelle sue più complete sfumature. Decurtare il trattamento economico dovuto a un genitore che assiste, a ragione, il proprio figlio che ha una patologia, seppur guaribile, significa letteralmente porlo in conflitto, in una condizione di costrizione tra la scelta naturale assistenziale a casa e l’”obbligo” conseguenziale di vedersi ridotto lo stipendio.

E’ da far presente che, invece, alcune aziende, peraltro anche private, adottano politiche ben differenti consentendo invece una retribuzione al 100% per 30 giorni durante le malattie del figlio nei primi tre anni di vita. Un bambino che si ammala è, di fatto, una situazione comune a tutti i genitori, indipendentemente dal tipo di lavoro o attività praticata.

L’auspicio di questa Unarma è che si possa prevedere l’estensione dei giorni di licenza interamente retribuiti nei primi tre anni di vita senza alcuna decurtazione stipendiale in un nucleo famigliare già chiaramente gravato da numerosi impegni economici necessari per allevare un figlio (pannolini, acquisto di latte, ecc).

Questa Unarma rimane a disposizione per qualsiasi contributo e chiarimento.

Unarma – Compartimento Donna