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UNARMA CARENZA DI ORGANICO ALLA COMPAGNIA CARABINIERI DI URBINO 

da | Dic 21, 2023 | News | 0 commenti

AL MINISTERO DELLA DIFESA GABINETTO DEL MINISTRO

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI UFFICIO RELAZIONI SINDACALE

OGGETTO: carenza di organico nell’ambito della Compagnia Carabinieri di Urbino.

Questa Associazione Sindacale Carabinieri UNARMA ha lo scopo di favorire la promozione, la cura e la tutela del benessere del personale, interconnesso quest’ultimo nella sua accezione più ampia e normativamente orientata al “benessere organizzativo”, con cui si intende comunemente la capacità dell’organizzazione di garantire il benessere fisico, psicologico e sociale di tutti i militari. A titolo meramente collaborativo e al primario scopo di mettere a conoscenza codesta amministrazione e consentirle di esercitare il diritto di garantire il benessere e la salute psichica a tutto il personale dipendente, questa Unarma intende rappresentare quanto segue:

Giungono a questa Segreteria numerose doglianze e lamentele da parte di militari impiegati nell’ambito della Compagnia di Urbino, i quali, già da diverso tempo, sono costretti ad operare in un contesto in cui vi è una grave carenza di personale.

Nello specifico, tale carenza, benché ripianata parzialmente negli ultimi mesi, non consente in ogni caso ai militari impiegati in quei territori di poter gestire serenamente i propri riposi finanche le licenze, atteso che i servizi delle stazioni, le aperture, nonché i servizi comandati dalla Compagnia sono, di fatto, superiori alle possibilità. Ciò significa che per garantire le aperture al pubblico ed il controllo del territorio, nonché tutte le attività interconnesse al comando stazione (orbene non ci dilunghiamo su tale aspetto e senza fare banali esempi sarebbe comunque bene specificare che il Comando Stazione si occupa anche delle problematiche dei cittadini che non rientrano in alcuna casistica né tantomeno in sterili statistiche, ma che sono di aiuto e supporto al cittadino), i militari vengono impiegati più e più volte durante le ore serali e notturne, per garantire il cosiddetto “turno comandato dalla Compagnia”.

Siamo profondamente consapevoli che il controllo del territorio rappresenta un aspetto molto importante del nostro lavoro, mirato soprattutto alla prevenzione piuttosto che alla repressione ma dobbiamo essere ancor più consapevoli e preoccupati che questo vuoto che si è creato potrebbe cagionare un impatto significativo sull’efficienza e sull’operatività. Impiegare dei militari che, volente o nolente, devono usufruire del riposo settimanale “d’ufficio” perché “gli altri giorni ci sono i servizi comandati”, non è né costituzionale né democratico e in più scatena una reazione a catena che parte dall’alto e che pone ogni militare a dover rispondere a testa bassa a degli ordini che collidono con l’autodeterminazione del singolo (in questo caso dei più) di potersi garantire il riposo quando vi è più necessità.

Nonostante siano comunque altamente lodevoli gli sforzi compiuti da tutti i militari di quella Compagnia i quali non vogliono disattendere la cittadinanza che ripone negli stessi piena fiducia, anche in considerazione dell’alto e noto consenso da parte della società per il lavoro svolto e siano da apprezzare quei militari che

rinunciano, spesso e volentieri, alle proprie ferie magari già pianificate da trascorrere in famiglia o con i propri affetti, è pur vero che gli effetti di tale andazzo cominciano a farsi sentire e a ricadere sul benessere psico-fisico di ognuno. Basti pensare che anche se uno o due uomini di quella compagnia necessitasse di riposo medico si andrebbe in emergenza, si stravolgerebbero i servizi, si dovrebbero rimodulare tutte le esigenze, e così via.

Atteso quanto sopra sui cui aspetti più intimi non vogliamo dilungarci (ben si comprende l’impatto altamente negativo sulla salute fisica finanche mentale del personale) considerate le dinamiche in cui si è costretti a lavorare con l’”acqua alla gola”, chiediamo un intervento cruciale ed un impegno concreto affinché l’organico venga quanto prima ripianato presso tutte le Stazioni della Compagnia in questione ed ancor di più presso quel Nucleo Radiomobile, la cui forza effettiva è altamente deficitaria rispetto all’organico.

La Segreteria Nazionale