+39 06 622 80 320 [email protected]

UNARMA BENESSERE DEL PERSONALE 

da | Set 19, 2023 | News | 0 commenti

AL MINISTERO DELLA DIFESA 

AL MINISTERO DELLA DIFESA 

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

OGGETTO: Servizi esterni programmati, ordine pubblico, addestrativi, attività burocratica e organizzazione delle licenze e dei riposi del personale delle Stazioni Carabinieri. Benessere del personale.

Pervengono continue segnalazioni a questa Associazione Sindacale Carabinieri, in ordine all’attività svolta dal personale impiegato presso le Stazioni Carabinieri.

Parrebbe che questi Comandi, nonostante siano per la maggior parte sotto organico, siano chiamati a garantire quotidianamente qualsivoglia servizio esterno ed interno, a discapito del benessere e della serenità di tutto il personale.

Sembrerebbe che sovente, per lo più nelle Compagnia distaccate dei vari Comandi Provinciali, i rispettivi territori, in alcune situazione anche molto ampi, siano divenuti di esclusiva competenza dei vari Comandi Compagnia e/o Stazioni Carabinieri, nonostante siano presenti altri uffici di polizia quali Commissariati, Polizia Municipale e Guardia di Finanza, con conseguente sottoposizione a forte stress lavorativo dei militari, che andrebbe ad incrinare quella che è la serenità lavorativa e familiare degli stessi.

Parrebbe che – soprattutto – i Comandi Stazione, quotidianamente siano chiamati ad assolvere servizi di vario genere (ORDINE PUBBLICO, PREVENTIVI, ECC) con copertura 24 ore su 24, con non pochi sacrifici da parte del personale. Al fine di individuare nello specifico le problematiche segnalate, viene portato un esempio delle varie criticità:

SERVIZI PROGRAMMATI DAI COMANDI COMPAGNIA

I vari Comandi Compagnia distaccati pretendono di garantire, su tutto il territorio di competenza, un’attività preventiva 24 ore su 24, mediante una programmazione mensile dei servizi esterni alle Stazioni, spesso in sostituzione dei nuclei di pronto intervento, come le aliquote radiomobili, con turni c.d. in quinta, costringendo i reparti, quasi tutti sotto organico e con 4/5 unità compreso il Comandante, a garantire ogni giorno un turno programmato di 6 ore. Nel migliore dei casi, dopo il servizio notturno, viene disposto il giorno libero non programmato ma con il compito di assolvere comunque una pattuglia di 6 ore con turno a discrezione dei vari Comandanti (quindi ogni giorno bisogna garantire due militari per svolgere i servizi programmati oltre a quelli di ricezione al pubblico, ecc.).

Ma questo avviene nei migliori dei casi. Nel peggiore dei casi, invece, alcuni Comandanti di Compagnia non prevedono il giorno libero dopo il servizio notturno, in modo da garantire ai militari il giusto riposo e organizzare le proprie esigenze personali, programmando addirittura servizi ancora più sacrificanti.

Ad essi si vanno ad aggiungere l’ordinaria attività burocratica che i vari Comandi Stazione devono espletare quotidianamente ovvero:

1. servizi di apertura uffici;

2. deleghe dell’A.G.;

3. deleghe di altri organi di Polizia;

4. richieste di vari enti, ecc.

Capita inoltre, spesso e volentieri, che le varie centrali operative vengono interessate da altre forze di Polizia (Commissariati di zona, Polizie Locali, ecc.) ad intervenire su richieste varie pervenute da privati cittadini, motivando la richiesta con frasi del tipo “non abbiamo la macchina” oppure “non siamo competenti”.

Infatti, non si capisce come mai una Compagnia Carabinieri distaccata di Comando Provinciale ha l’obbligo, 24 ore su 24, di garantire un’attività di pronto intervento su tutto il territorio di Competenza mettendo 3-4 pattuglie per ogni turno (si consideri che una Compagnia distaccata vanta circa 90/100 unità in organico), mentre un Commissariato di Polizia (che vanta almeno 30/40 unità di organico) non può garantire almeno una volante di pronto intervento per turno. La soluzione sarebbe interessare i vari Comandanti Provinciali affinché intervengano, in occasione dei vari comitati per l’Ordine e Sicurezza Pubblica, per una ripartizione più equa dell’attività di prevenzione, in accordo con Questori, Prefetto e Comandanti della Guardia di Finanza e Sindaci, mediante la ripartizione in settori del territorio da far ruotare con cadenza mensile o quindicennale, delineando altresì le varie competenze.

SERVIZI DI ORDINE PUBBLICO

Ormai è sovente che i servizi di Ordine Pubblico, una volta prerogativa della Polizia di Stato, siano oggi diventati una PREROGATIVA DELL’ARMA DEI CARABINIERI.

Infatti, soprattutto nelle compagnie distaccate e durante i periodi estivi e di festa, i servizi di ordine pubblico vengono garantiti esclusivamente dall’Arma dei Carabinieri, senza nessun supporto da parte della Polizia di Stato o di altre Forze di polizia, in poche parole DAI COMANDI STAZIONE.

Si consideri che la maggior parte delle sagre, feste patronali, eventi culinari, raduni, ecc., vengono svolte nei piccoli paesi della provincia, eventi questi che richiedendo continuamente un congruo numero di personale da impiegare in Ordine Pubblico o servizi di vigilanza. Tali servizi, che si vanno ad aggiungere a quelli già quotidianamente disposti dai Comandi Compagnia, potrebbero essere ripartiti anche tra le altre Forze di polizia equamente (es. al 50% tra Carabinieri, Polizia, ecc.).

Oltre ai servizi di O.P., che bisogna assolvere nei rispettivi territori di competenza, si aggiungono i servizi di Ordine Pubblico nei capoluoghi di provincia o presso altri Comandi, spesso distanti molti chilometri, che richiedono alcune ore di viaggio, con turni ad esempio 13/19 o 19/01. In detti servizi, capita sovente che il militare, al fine di raggiungere in orario il luogo di servizio, viene comandato in servizio almeno 3/4 ore prima, cosi da rispettare gli orari per il concentramento, viaggio, consumazione del pasto, ecc. Ciò sarebbe anche accettabile se non fosse che, e capita sempre, una volta terminato il turno, ad esempio 13/19, gli stessi militari vengono trattenuti in servizio dal dirigente di P.S., facendo rientro anche a tarda notte (a volte anche le 3 o le 4 di mattina), costringendoli a turni di servizio stressanti, fuori da ogni logica, perché nessun cambio sul posto viene previsto. Basterebbe che i Comandi Provinciali interessati, diano le giuste direttive in accordo con le Questure. Tali episodi si sono verificati spessi nel caso di Servizi di O.P. in Napoli ed ha interessato personale del Comando Provinciale di Avellino, con turni anche di 15/20 ore continue.

SERVIZI PROVVISORI E/O CONSORZIATI – NUCLEI RADIOMOBILI

Spesso i Comandi Stazione vengono chiamati ad assolvere, oltre ai servizi preventivi di pronto intervento con autovetture non idonee e non blindate, senza la giusta preparazione e/o specializzazioni previste, sostituendosi ai Nuclei Radiomobili soprattutto nelle Compagnia distaccate.

Sovente il personale delle Stazioni, vengono altresì comandanti in servizi consorziati con il Nucleo Radiomobile, diventando così “SPECIALIZZATI AD HONOREM”.

Tutto ciò sarebbe anche accettabile in caso di necessità, ma vengono segnalate situazioni a dir poco “anomale” che creano malcontento nel personale delle Stazioni e anche degli stessi nuclei radiomobile. Poi, se a questo si aggiunge il fatto che diversi militari, effettivi alle stazioni e ai nuclei radiomobile, ogni anno vengono inviati – in servizio provvisorio – presso i vari Lidi del Carabiniere, creando ancor più disservizi e disagi presso detti reparti. Un caso segnalato, ad esempio nella Regione Campania, è quello esistente ormai già da un paio di anni presso un Comando Compagnia dove, parrebbe, che nonostante il reparto sia già sotto organico di 4/5 unità, qualcuno venga “prescelto” dal Comando Legione per essere inviato presso il Lido del Carabiniere, creando gravi disservizi e forte malcontento nel personale dello stesso reparto e delle

Stazioni distaccate che devono ovviamente ovviare alla mancanza del militare. Non sarebbe meglio individuare per tali servizi provvisori, personale appartenente agli uffici o a reparti non inquadrati in ambito territoriale invece che prenderli dalle Stazioni e Radiomobili?

ATTIVITA’ BUROCRATICA DELLE STAZIONI

L’informatizzazione burocratica dell’Arma dei Carabinieri, negli ultimi anni, ha fatto grandi passi in avanti, se non fosse che la grande maggioranza dei Carabinieri, siano invece rimasti molto indietro. Ormai è sovente che i Comandi Stazione vengono interessati, continuamente, a fornire dati/notizie già reperibili informaticamente e già abbondantemente conosciute ai vari uffici richiedenti. Nonostante si continui mensilmente a trasmettere periodici arcaici e a volte inutili, pervengono richieste urgenti a tutte le ore del giorno, riportante la ormai da noi tutti amata (o odiata) dicitura “RISPOSTA A VISTA”, la maggior parte delle volte non urgenti (come se 24 ore su 24 il Comandante di Stazione, o chi per esso, sia presente davanti al P.C. ad aspettare), che hanno come argomento cose che di urgente hanno poco o nulla, o altri dati di facile reperimento anche nella BB.DD. SDI o nei resoconti delle attività operative che ogni reparto, mensilmente, trasmette ai superiori Comandi (più facile scrivere una semplice e-mail ciclostilata che magari aprire un fascicolo). Pervengono altresì – spesso – richieste urgenti pervenute delle varie Prefetture su argomenti e dati non in possesso delle Stazioni (es. quanti percettori di reddito di cittadinanza sono presenti nel territorio, o quanti stranieri residenti distinti per nazionalità, ecc.), richieste che transitano per i vari uffici: Comando Provinciali/Comandi Compagnia e che poi finiscono ai Comandi Stazioni le quali, non essendo detentori di queste informazioni, devono interessare i vari Comuni. Ci chiediamo, non sarebbe più facile, meno dispendioso e più veloce, interessare direttamente i Sindaci con una semplice e-mail?

A tutto questo, mettiamoci anche tutta la contabilità mensile che i Comandi Stazione, alcuni ancora in formato cartaceo, che sono già facilmente e prontamente reperibili informaticamente dai servizi amministrativi (es. SUP2 E 3).

Si potrebbero fare ancora molti esempi, ma ci siamo già dilungati molto.

ATTIVITA’ DEI COMANDANTI DI STAZIONE

Ormai è acclamato che il Comandante di Stazione abbia perso la sua figura di padre di famiglia sempre vicino ai Cittadini, ma si è trasformata in quella di responsabile di un ufficio distaccato a disposizione 24 ore su 24 di ogni organo amministrativo dello Stato Italiano, perdendo quella discrezionalità anche nella sola scelta di come e quando impiegare i propri uomini, limitandosi a informatizzare i servizi già ampliamente disposti.

Egli è ormai competente su qualsiasi materia, tanto da essere chiamato a tutte le ore del giorno, per intervenire su questioni di competenza dei VV.FF., ASL, Comuni, ecc., costringendolo a mettere da parte la vita privata e la propria serenità familiare, sempre reperibile per ogni situazione, anche su un semplice sinistro stradale.

Poi ci si chiede perché nessuno più vuole sentir parlare di Comandare una Stazione Carabinieri o fare servizio presso quel Reparto. Gli esempi e le considerazioni sopra esposte non vogliono incidere su quella che è l’azione di Comando, ma solo un supporto alle decisioni future dei vari Comandanti ad ogni livello: non si può sottoporre ad enormi sacrifici il personale appartenente all’Arma territoriale, per lo più Stazioni e ai Nuclei Radiomobile, senza averne la forza numerica, con conseguente malcontento e poca serenità nel personale dipendente. Anche i Carabinieri, come altre forze di polizia, hanno il diritto di potersi programmare un servizio, un riposo, una licenza: UNA VITA OLTRE IL LAVORO.

Nei periodi estivi, i Carabinieri delle Stazioni e delle Aliquote Radiomobili non riescono ad organizzarsi nelle licenze/riposi, vengono chiamati ad enormi sacrifici, cosa che non accade in altre amministrazioni, specialmente nelle altre forze di polizia, dove il benessere del personale viene messo in primo piano, “TANTO CI SONO I CARABINIERI”.

Non si può avere una 500 e pretendere di viaggiare come se si avesse una Ferrari!

Non si può avere una coperta ad una piazza e pretendere di coprire un letto matrimoniale!

In tutto ciò, come sempre, vogliamo essere propositivi e avanzare soluzioni idonee per il benessere e la serenità lavorativa del personale: Al Comando Generale si chiede di sollecitare i vari Comandanti di Legione e Provinciali affinché:

1. Propongano la suddivisione delle competenze in settori del territorio, soprattutto nelle compagnie distaccate;

2. Pretendano la partecipazione anche di altre forze di polizia nei vari servizi di Ordine Pubblico e di prevenzione nei comuni delle rispettive province, con impieghi equi di tutto il personale;

3. Intervengano su quei Comandi Compagnia che impiegano le Stazioni in servizi di pronto intervento programmati, affinchè vengano garantiti turni più consoni con il giorno di riposo dopo il servizio notturno e prima del servizio serale;

4. Vengano date idonee disposizioni sull’impiego di militari delle Stazioni e delle Aliquote radiomobili nei servizi provvisori come lidi del Carabiniere o posti fissi di montagna, impiegando militari di altri reparti (es. uffici);

Restiamo fiduciosi nell’immediato recepimento e conseguente valutazione di quanto segnalato. Cordialità.

UNARMA Associazione Sindacale Carabinieri