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UNARMA BENESSERE DEL PERSONALE 

da | Nov 21, 2023 | News | 0 commenti

AL COMANDO GENERALE ARMA DEI CARABINIERI

OGGETTO: Benessere del personale, criticità segnalate nell’organizzazione dei servizi ai valichi.

Ancora un’”emergenza”, ancora servizi provvisori di carabinieri prelevati dalla territoriale per svolgere servizio ai valichi.

Questa volta il servizio di polizia di frontiera sarà svolto a Trieste, mentre il personale è stato richiesto alle Stazioni del Comando Provinciale di Udine, che, dovrà inviare dieci carabinieri.

Sono in arrivo dalle scuole altri carabinieri che avrebbero dato una boccata d’ossigeno a reparti che a stento riescono a mettere fuori una pattuglia al giorno e prima ancora del loro arrivo giunge il servizio provvisorio o qualcosa di simile.

Come si farà il prossimo mese con le feste natalizie in arrivo?

Molti Carabinieri richiederanno di poter fruire di periodi di licenza come da programmazione, ma cosa ne sarà dei militari che rimarranno in servizio? Certo che, se continuerà l’emergenza, che non può più essere considerata tale, del servizio ai valichi e se si pretenderà, come sempre accade durante i periodi di festa, una maggiore proiezione esterna, i carabinieri saranno costretti a sacrificarsi nuovamente, a scapito della propria vita privata, e dovranno, loro malgrado, svolgere lavoro straordinario, dovranno, loro malgrado, rinunciare ai riposi, alcuni addirittura alla licenza già programmata e dovranno, loro malgrado, farsi carico dell’inefficienza organizzativa della Nostra Amministrazione.

Noi lo stiamo dicendo a più di un mese dal Natale, l’Amministrazione se ci ascoltasse avrebbe il tempo per organizzarsi.

Ci auguriamo, però, che l’organizzazione non sia come quella vista in questi giorni per il servizio provvisorio ai valichi di Trieste.

In particolare ai carabinieri inviati in servizio provvisorio è stato detto di partire in autonomia, si sarebbero accordati tra loro senza che sia arrivata una lettera da un comando superiore.

A Trieste vanno allo sbando senza sapere, a poche ore dall’inizio del servizio, quale turno svolgeranno e da quale Comando dipenderanno.

Ai Comandanti dei reparti non sono giunte indicazioni per iscritto su come impiegare il personale, non è stato detto loro se impiegarli di rinforzo oppure in movimentazione temporanea, non è stato scritto quale debba essere il Comando acquirente. A poche ore dall’inizio del servizio è stato riferito verbalmente che giorno per giorno avrebbero ricevuto un messaggio telefonico indicante il turno di servizio svolto dai militari da inserire successivamente sul memoriale, Pare infatti che i turni li debba gestire il più alto in grado del contingente (Un brigadiere, un appuntato, un carabiniere, chissà !) che li comunica agli altri carabinieri, i quali, a loro volta, comunicheranno ai loro rispettivi Comandanti, affinché vengano segnati sul memoriale.

Dal punto di vista operativo non si sa chi sia il referente locale e quale debba essere il Comando da cui dipendere o al quale appoggiarsi per compilare gli atti.

La mattina della partenza, dopo che i militari impiegati sono giunti a Trieste, li hanno fatti tornare indietro in attesa di far sapere loro se il servizio sarebbe cominciato quel giorno oppure il giorno successivo e dove avrebbero alloggiato. Dopo pranzo hanno detto loro che potevano recarsi a Trieste e che avrebbero dovuto portare un GAP a testa costringendoli a ritornare presso i loro Reparti a prelevare detto materiale.

Altra nota dolente è la fruizione del vitto. I militari inviati di rinforzo al provinciale di Trieste, alloggeranno in una struttura privata, l’Hotel Sonia fuori dal centro cittadino, mentre fruiranno dei pasti presso la mensa del Commissariato di P.S. di San Sabba, o in alternativa, secondo disposizioni che verranno impartite dal Comando provinciale di Trieste, presso il Comando Regione della Guardia di Finanza, ubicate entrambe in città a circa 7 chilometri di distanza. Per quanto attiene il turno di servizio, essendo possibile fruire del pasto prima di intraprenderlo, o dopo averlo svolto, i militari possono raggiungere il luogo di fruizione con il mezzo messo a disposizione dall’amministrazione, cosa che DEVONO fare anche per l’altro pasto giornaliero, senza però essere regolarmente comandati di servizio, dovendosi quindi mettere in divisa, almeno il conducente, e raggiungere il luogo di consumazione del pasto, senza essere comandati di servizio e quindi tutelati in caso di incidenti lungo l’itinerario, perché la loro posizione amministrativa risulta ancora collegata al reparto presso cui sono effettivi. Vi è di più, potrebbero addirittura essere indagati per peculato d’uso.

Ultima considerazione sta ancora una volta nella mancata formazione del personale, a tutela del quale, nel caso occorra, saremo costretti a rivolgerci ai nostri legali.

Quando abbiamo ricevuto questa segnalazione pensavamo fosse uno scherzo, invece sembra che sia tutto vero. Evidentemente il personale preposto all’organizzazione dei servizi è troppo impegnato nell’organizzare la celebrazione della Virgo Fidelis, perciò non ci rimane altro che elevare reverente il pensiero alla Dolcissima e Gloriosissima Madre nostra, affinché accompagni la nostra vigilanza, consigli il nostro dire, animi la nostra azione, sostenti il nostro sacrificio.

La Segreteria Regionale