AL SIG. MINISTRO DEGLI INTERNI
AL SIG. MINISTRO DELLA DIFESA
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
AL COMANDO DIVISIONE UNITA’ MOBILI CARABINIERI
Comunicazione ai sensi dell’art. 18 bis della Legge 07/08/1990 nr. 241.
Sevizi per fronteggiare l’Emergenza Caivano.
Carabinieri della CIO Napoli esclusi dall’indennità di Ordine Pubblico.
Questa Associazione Sindacale Carabinieri UNARMA ha lo scopo di favorire la promozione, la cura e la tutela del benessere del personale, interconnesso quest’ultimo nella sua accezione più ampia e normativamente orientata al “benessere organizzativo”, con cui si intende comunemente la capacità dell’organizzazione di garantire il benessere fisico, psicologico e sociale di tutti i militari.
A titolo meramente collaborativo e al primario scopo di mettere a conoscenza codesta amministrazione e consentirle di esercitare il diritto di garantire il benessere e la salute psichica a tutto il personale dipendente, questa Segreteria Generale della Linea Mobile/Addestrativa intende rappresentare quanto segue:
L’esigenza di contrastare l’alto livello di Criminalità diffusa nell’area denominata “Parco Verde” del Comune di Caivano, ha indotto Codeste Autorità a predisporre servizi straordinari di controllo del territorio, nella sfera delle 24 h e di concerto con tutte le forze di polizia. In tale circostanza l’Arma dei Carabinieri ha predisposto l’invio della Compagnia d’Intervento Operativo Napoli (CIO Napoli), organismo paritetico del Reparto Prevenzione Crimine (RPC) della Polizia di Stato, a composizione del dispositivo in argomento.
Questa aliquota Carabinieri pur svolgendo i medesimi compiti e nelle stesse fasce orarie dei Colleghi della P.S. si trova, PER L’ENNESIMA VOLTA, a percepire un’indennità diversa e meno remunerativa di questi ultimi.
Di fatti mentre l’RPC viene inserito nell’Ordinanza della Questura di Napoli, nell’ambito dei servizi del Commissariato di P.S. di Afragola (NA), con la conseguente indennità di ORDINE PUBBLICO FUORI SEDE, la CIO Napoli resta ai margini della semplice rifusione del SERVIZIO FUORI SEDE, come se fossero FORZA DI POLIZIA FIGLIA DI UN DIO MINORE.
Più volte in passato questa Organizzazione Sindacale ha evidenziato alla Scala Gerarchica questa discrepanza che spesso si presenta in queste circostanze o anche per servizi svolti nell’area Metropolitana della Città di Napoli e in tutta la Regione Campania, ma senza alcun esito.
Sembra che dall’altra parte ci sia un muro di gomma sordo a questa discriminazione, con la speranza che non vi sia il “dolo” di chi SI VANTA che per gli stessi servizi i CARABINIERI apportano meno aggravio alle casse dello Stato, dimenticando che quella indennità è stato creata proprio per compensare il DISAGIO di chi si trova a lavorare in contesti difficili, dove bisogna tenere un approccio richiedente alti profili di professionalità.Siamo sicuri che Codesti Dicasteri prenderanno a cuore la problematica riformulando per il passato l’indennità e garantendo per il futuro il giusto ed equo compenso ai colleghi impiegati. Quanto sopra, riflette negativamente sul benessere psicofisico ed economico del personale, quindi, rilevato che tra gli interessi primari di questo Associazione, portatrice di interessi diffusi, vi è la tutela dei diritti soggettivi cui intende salvaguardare, si ritiene necessario, attraverso la presente, richiedere l’intervento di codesto Comando, affinché si possa giungere ad una rapida soluzione della problematica.
Salvis iuribus
La Segreteria Generale della Linea Mobile/Addestrativa.