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SEGNALAZIONE DI ANOMALIE NELLA GESTIONE DELLE ORE DI STRAORDINARIO E DELL’UTILIZZO DEL PERSONALE PRESSO LA SEZIONE SCORTE DI NAPOLI

da | Apr 9, 2024 | News | 0 commenti

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

OGGETTO: Comunicazione ai sensi dell’art. 18 bis della Legge 7/08/1990 nr. 241. Intervento a carattere collaborativo.

Anomalie sui servizi di tutela e scorte della sezione scorte di Napoli.

Con la presente missiva, questa associazione sindacale, vuole partecipare all’amministrazione in indirizzo, una serie di disfunzioni che ha riscontrato, presso la sezione scorte di Napoli, grazie alle molteplici segnalazioni giunte dei propri iscritti:

Premesso che la sezione scorte CC di Napoli è l ‘unica sezione, sul territorio nazionale che non assicura al proprio personale un’assegnazione pro-capite di 55 (cinquantacinque) ore di straordinario, e che per tale motivo negli anni il monte ore dei singoli componenti saliva a dismisura. In alcuni mesi a seguito dell’esiguo numero di ore assegnate taluni componenti, talvolta, non percepivano nemmeno 1 (una ) ora di straordinario.

L’odierna compagine di comando, ha deciso da un lato un leggero incremento delle ore di straordinario (giudicabili in circa 30 ore pro-capite) e dall’altro una stretta nella effettuazione delle stesse.

Tenuto conto che le ore di straordinario non si devono e non si possono programmare, ne nel farle ne nel non farle, non si comprende come da diversi mesi, il comandante della sezione scorte abbia (motu proprio) statuito che il personale di quella sezione non debba superare le 55 ore di straordinario così suddivise: trenta a pagamento e venticinque a SUP. questo comportamento porta dei risvolti negativi per il personale effettivo al reparto e per il servizio medesimo che ha carattere di continuitò allorquando intrapreso, ed in particolare:

Viene chiesto al personale effettivo di non venire a lavorare dopo il 20 del mese usufruendo di propria licenza o recupero ore per non prevaricare detta soglia;

A suo posto viene utilizzato personale della territoriale non specializzato, con grave nocumento per il servizio in generale e per il tutelato in particolare;

A parere di questa associazione sindacale, l’utilizzo costante e continuo di questo personale non specializzato, non solo non garantisce l’espletamento del servizio con i criteri e le modalità giuste, ma distoglie uomini e mezzi, da altri servizi. Paradossalmente però a quest’ultimo vengono garantite le 55 ore di straordinario. Il delicato servizio richiede non solo, la specializzazione che viene rilasciata dal G.I.S., ma anche la sua successiva convalida

periodica, da verificarsi con i corsi di aggiornamento, pena la perdita della specializzazione medesima di addetto ai servizi di protezione (che come noto prevede, due fasi la guida di sicurezza AGS e la tutela della personalità).

Qualora in difficoltà di personale, perché la territoriale non assegna rinforzi, in taluni casi servizi di quarto e terzo livello sono usciti con 1 solo componente, contravvenendo a tutte le norme sancite dall U.C.I.S nella delicata materia.  Nel conteggio che il comandante della sezione effettua sul sup giornalmente, non riscontra le ore di servizio “maggiorate” che vengono assorbite del foglio di viaggio, per cui, paradossalmente una squadra che su 18 ore lavorative, 8 le ascrive sul certificato di viaggio, apparirà deficitaria di 2 ore rispetto allo standard giornaliero di 12 ore (2 giorni lavorativi, per cui il giorno seguente si fa il recupero delle ore). A queta squadra verrà chiesto un fuori turno, ma avrà effettuato più ore lavorative di altro personale impiegato nella sede per 12 ore.

Queste disfunzioni stanno causando malessere sia nel personale specializzato che si vede depauperato delle proprie prerogative, derivanti da una particolare e sacrificata specializzazione, sia nel demansionamento che patisce allorquando deve espletare la delicata mansione con personale non specializzato al quale deve dare direttive continue e non ricevere il supporto adeguato al delicato impiego.

Di seguito per il buon andamento del servizio e per il giusto riconoscimento del sacrificio portato avanti dal personale specializzato, anche vedendosi remunerato il proprio lavoro si vogliono richiamare le seguenti circolari : Lettera Nr. Del c. Generale nr 136/17-3-2020 datata 02.04.2021 a firma gen. M. Cinque. e circolare nr. 54/12-2-2018 datata 26/02/2019 a firma Ge. Luzi, nonché il compendio normativo amministrativo.

Tenuto conto di ciò, va da sè che:

1. Nel particolare impiego alle scorte deve far parte solo personale specializzato;

2. Che le ore di straordinario pro-capite remunerabili diventino 55 e non 30;

3. Che qualora il servizio, così come predisposto a carattere di continuità, prosegua il

personale non debba essere frustrato nel ritenere di aver superato, non si sa quale soglia e soprattutto imposta da chi, per cui a seguire dovrà richiedere licenza per abbassare il proprio monte ore. Il tutto a discapito della sicurezza del tutelato ed in favore di personale non specializzato a cui sono garantite le 55 ore. Ciò ingenera nel personale specializzato la convinzione che il loro operato è legato allo straordinario e non alla specializzazione, facendolo quindi ritenere un “lavoratore discriminato” in quanto tra i due la differenza sostanziale sta non nella qualificazione e nell’esperienza pluriennale, ma nello straordinario.

Segretaria Regionale UnArma Campania

Emilio Taiani