La revisione generale dei Conti Economici Nazionali (https://www.istat.it/comunicato-stampa/conti- economici-nazionali-anno-2023/), effettuata dall’ISTAT sul triennio 2021-2023, rivede in sensibile rialzo i dati sul PIL rispetto a quanto precedentemente stimato: il Pil nominale è risultato superiore di circa 21 miliardi nel 2021 e di 34 e 43 miliardi nel 2022 e nel 2023. Di conseguenza, si è rilevato un miglioramento della situazione relativa all’indebitamento delle amministrazioni pubbliche, che regi- strano un calo del 3,5% del rapporto debito/PIL rispetto al dato del 2022 (-19,5% nell’ultimo qua- driennio).
Ottime notizie dunque per l’esecutivo che è in procinto di presentare la NaDef (27 settembre), nella quale saranno aggiornate le previsioni economiche e di finanza pubblica con i nuovi dati disponibili e saranno rivisti gli obiettivi programmatici; atteso che il debito reale è risultato essere più basso rispetto a quanto conteggiato nel Def – in cui era stato previsto un rapporto deficit/PIL del 137,3% – il Governo si ritroverà in bilancio nuove risorse con cui rilanciare la propria azione.
Al riguardo, auspichiamo che parte di questi fondi saranno destinati al rinnovo contrattuale del personale non dirigente delle Forze armate e di polizia, vista l’esiguità degli stanziamenti accantonati con le Leggi di Bilancio del triennio 2022-2024 e considerati gli effetti nefasti che la recente stagione inflattiva ha determinato sui redditi del personale in divisa.
La scienza economica, corroborata dall’esperienze degli ultimi decenni, dimostra che la riduzione del debito si ottiene con la crescita, mentre le politiche di austerità peggiorano i fondamentali economici dei Paesi, pertanto garantire adeguata capacità di spesa alle famiglie consentirebbe di sostenere la domanda interna, con benefici a monte lungo tutta la filiera produttiva e distributiva.
Peraltro il Governo Meloni si appresta a predisporre il Piano Strutturale di Bilancio (PSB) che sotto- porrà al giudizio dell’UE in una posizione di forza, avendo una maggioranza di Governo compatta e fondamentali macroeconomici solidi, a differenza di Germania e Francia che stanno vivendo un pe- riodo estremamente negativo sia dal punto di vista economico che politico. Proprio dai transalpini potrebbe arrivare un aiuto insperato per avere una maggiore elasticità nell’applicazioni dei rigidi parametri previsti dal patto di stabilità, riportando il dibattito sulle tematiche economiche su un percorso di pragmaticità che metta al centro gli interessi ed i bisogni dei cittadini.
In quest’ottica chiediamo maggiore coraggio all’esecutivo affinché finalmente riconosca le rivendicazioni contrattuali del personale non dirigente delle forze armate e di polizia che da troppi anni ormai viene mortificato da rinnovi contrattuali estremamente poveri e continuamente umiliato dalle pro- messe, sempre disattese, delle varie forze politiche.
Guarda il prospetto nel documento in pdf