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<p><strong>Giuseppe (Pino) Romeo </strong>(Benestare – RC, 1962) è un analista politico, pubblicista ed accademico calabrese. Dopo aver frequentato l’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri, ha conseguito le lauree in Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze Strategiche iniziando diverse collaborazioni universitarie in materia di Diritto dell’Unione europea, Storia dei trattati e politica internazio­nale, Sociologia delle relazioni internazionali, Analisi della politica estera, Relazioni internazionali, Studi strategici. Ad oggi è cultore di Storia delle relazioni internazionali presso il Dipartimento Culture, Politica e Società dell’Università degli studi di Torino e della Link Campus University. Ha scritto per diverse riviste su argo­menti di politica della difesa e di relazioni internazionali. Tra i libri pubblicati: <em>La politica estera italiana nell’era Andreotti </em>(2000); <em>Eurosicu­rezza. La sfida continentale. Dal disordine mondiale ad un ordine europeo </em>(2001); <em>La fine di un mondo. Dai resti delle torri gemelle una nuova teoria delle Relazioni internazionali </em>(2002); <em>La guerra come destino? Palestinesi ed israeliani a confronto. La paura della pace </em>(2003); <em>L’acqua. Scenari per una crisi </em>(2005); <em>All’ombra della mezzaluna. Dopo Saddam, dopo Arafat, dopo la guerra </em>(2005); <em>Il Fronte Sud dell’Eu­ropa. Prospettive economiche e strategie politiche nel Medi­terraneo </em>(2007); <em>L’ultimo soldato. Pace e guerra nel nuovo mondo </em>(2008); <em>La Russia postimperiale. La tentazione di potenza </em>(con Alessandro Vitale, 2009); <em>Un solo Dio per tut­ti? Politica e fede nelle religioni del Libro </em>(con Alessandro Meluzzi, 2017). <em>Difesa Comune e Forze Armate. Dall’esperienza UEO alla EU-Global Strategy </em>quale autore e curatore (con U.Morelli e L.Soncin) di <em>Forze Armate europee? Riflessioni e proposte per una politica della difesa europea</em> (2020); <em>Da Vienna a Parigi. Gli ultimi giri di valzer. La Grande Guerra, la Conferenza di pace e l’ordine mondiale. Storia di un’Europa sconfitta</em> (2021); <em>Guerre Ibride. I volti nuovi del conflitto</em> (2021).</p>
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ho letto che per essere sospesi bisogna essere trovati senza green pass per cinque giorni di fila si può avere una nota esplicativa in tal senso. Cioè se io vado a lavorare senza green pass per quattro giorni a settimana non mi succede niente?
Grazie
Buonasera, avrei qualche domandina:
– Una volta sospesi dal servizio senza stipendio, ci richiederanno la rionsegna della pistola/manette e/o tesserino?
– Si perde nel periodo di assenza la qualifica di agente/ufficiale di p.g?
– Si ha diritto a una forma di disoccupazione?
– In caso di malattia durante il periodo della sospensione forzata, come ci si comporta, si continua ad essere sospesi e non retribuiti?
– Ci si può eventualmente recare all’estero (in un paese un pocchetto più permissivo e democratico) e svolgere altra attività lavorativa per mantenere la propria famiglia e continuare a pagare le spese mensili fisse, affitti e/o mutui etc?
Grazie.
Purtroppo credo che i 5 giorni senza green pass si riferiscano al tempo massimo di tolleranza per mettersi in regola. Ovvero dal 15 al 20 dicembre si può ancora lavorare senza green pass, dal 21 se ti presenti in servizio senza scatta la sospensione 😔
Che è in malattia prima del 15 dic. Scatta la sospensione oppure al termine della malattia?