AL MINISTERO DELLA DIFESA
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Questa Segretaria Generale letta la nota in oggetto, ove viene citata la nostra sigla sindacale, ritiene opportuno dover intervenire puntualizzando quanto segue:
“al punto 2 viene trascritto quanto segue: ……i suddetti turni di reperibilità devono essere organizzati tenendo conto, per quanto possibile, delle esigenze del personale e non possono essere superiori a 5 per ciascun dipendente durante il mese. La cosa appare in contrasto con quanto indicato da Codesto Comando Generale – circolare nr. 325/8-2007 del 18 aprile 2007 Ufficio Legislazione – che indica espressamente quanto segue: il limite individuale di 5 turni di reperibilità al mese può essere superato esclusivamente nei casi in cui la forza disponibile al reparto non risulti sufficiente ad assicurare i turni previsti per tutto il mese. Difatti il programma dei Sup 2 non limita a 5 il pagamento dell’accessorio (presenza qualificata), come invece viene indicato dalla circolare in oggetto, a firma del Gen. B. amm/vo Giuseppe Pedullà.
Altro punto, inserito nella circolare, che si vuole richiamare è quello della richiesta delle motivazioni per cui sono state superate le 5 presenze qualificate. Premesso che i ricorrenti nel ricorso chiedono il ristoro dei 5 anni pregressi, ovvero dall’anno 2018. Ora la domanda sorge spontanea:
1. se vi sono state delle inosservanze ovvero, il superamento delle giornate, i controlli nei 5 anni pregressi dove erano?
2. Le visite trimestrali, le ispezioni e i controlli periodici sui memoriali del servizio effettuati dai Comandanti di Compagnia come venivano eseguiti?
3. È possibile che in cinque anni nessuno si è accorto dell’eventuale discrasia?
4. Cosa si controlla, come già accaduto e oggetto di sanzione disciplinare, solo se il contenitore dei rifiuti
differenziati (vetro) è saturo e non è stato svuotato?
Altra incomprensione alla nota. Viene richiesta giustificazione anche direttamente a coloro (Comandanti Stazione) che hanno aderito al ricorso. Difatti gli stessi si trovano nelle condizioni di ausilio sia all’avvocato che tutela i loro interessi, sia all’amministrazione, ovvero all’Avvocatura di Stato. Questa ci appare una condizione particolare che sicuramente il Giudice amministrativo saprà valutare nella giusta misura.
Avremmo sicuramente altro da indicare, con flusso di dati, ma ci fermiamo qui per non inficiare quanto lo Studio legale ha ancora in seno di fare.
L’occasione mi congeniale per esprimere i miei più cordiali e affettuosi saluti.
Antonio Nicolosi
Segretario generale Unarma