AL MINISTRO DELLA DIFESA
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Risulta contraddittorio che i militari transitati dal CFS non abbiano accesso alle “prenotazioni dei Reparti Speciali”, nonostante appartengano alla categoria dei reparti specifici della specialità forestale, come ad esempio il Servizio Amministrativo del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, l’Ufficio Comando del Comando Carabinieri per la Tutela Forestale e dei Parchi, o gli Uffici Comando dei Raggruppamenti Carabinieri Biodiversità e CITES, ecc. Questa situazione risulta ancor più sconcertante con l’uscita dei bandi recenti, come ad esempio l’interpellanza del 09/10/2024 relativa all’Ufficio Comando del Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità di Roma. Questo bando, già pubblicato mesi prima senza adesioni e reiterato, permette la prenotazione ai Marescialli Arma non specializzati, ma esclude inspiegabilmente i Marescialli provenienti dal Corpo Forestale dello Stato, nonostante il reparto in questione abbia una chiara eredità forestale. La tutela della biodiversità è da sempre fiore all’occhiello dell’ex Corpo Forestale dello Stato.
Ciò si traduce in una disparità evidente tra il personale ex CFS e gli altri militari, inasprito dall’ormai conclamata questione relativa all’impossibilità da parte del personale appartenente alla specialità forestale di partecipare a qualsivoglia appello non strettamente inerente al medesimo settore. È altresì sorprendente constatare che, sebbene le interpellanze pubblicate sul portale Leonardo si riferiscano genericamente a “tutti i militari”, di fatto questa inclusività non comprende il personale del Ruolo Forestale e gli specializzati in Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare.
In un contesto in cui la gratificazione e il benessere del personale dovrebbero essere principi cardine per garantire l’efficienza e la motivazione di ogni reparto, è fondamentale che anche i colleghi della specialità forestale si sentano parte integrante dell’organizzazione. Garantire pari opportunità di accesso ai reparti speciali e alle prenotazioni rappresenta non solo una questione di equità, ma anche un passo cruciale verso il miglioramento del benessere collettivo, evitando di alimentare un sentimento di esclusione che può minare lo spirito di corpo e la coesione tra i militari.
Cordiali saluti.
La Segreteria Nazionale