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OGGETTO:Richiesta urgente di regolarizzazione dei contributi previdenziali omessi sulla diaria giornaliera percepita dal personale militare in missione all’estero

da | Ott 7, 2025 | News

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AL MINISTRO DELLA DIFESA
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI – Centro Nazionale Amministrativo (CNA) – CHIETI

Egregio Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri,

la scrivente UNARMA rappresenta gli interessi di migliaia di militari che, nel corso degli anni, hanno prestato servizio in missioni all’estero.
Con la presente intendiamo sottoporre alla Sua attenzione un’irregolarità contributiva di rilevanza sistemica, emersa a seguito di numerose segnalazioni del personale interessato, e proporre una soluzione operativa condivisa per la sua immediata regolarizzazione.

Esposizione del problema

Il personale militare inviato all’estero ha percepito una diaria giornaliera disciplinata dal R.D. n. 941/1926 e da specifici decreti governativi interministeriali (es. ex art. 7, L. 590/1988), soggetta a tassazione IRPEF con aliquota media del 28%.
Tale emolumento, pur documentato nei relativi stati di servizio, non ha visto l’adempimento degli obblighi previdenziali da parte del datore di lavoro (Ministero della Difesa).

In particolare:
• la quota contributiva a carico del personale (9,19%) è stata regolarmente detratta dalla diaria lorda percepita, come previsto dal D.Lgs. 314/1997;
• non risultano versati i contributi totali dovuti all’INPS (Gestione Dipendenti Pubblici/Militari), pari al 33% sull’imponibile tassabile (quota datore 23,81% + quota personale già trattenuta), con conseguente pregiudizio per l’accredito figurativo ai fini pensionistici (inclusa la maggiorazione del 75% per missioni di pace ex L. 103/1998);
• l’assenza di buste paga per tali periodi complica la ricostruzione individuale, ma il datore di lavoro può desumere l’importo lordo della diaria e la parte tassabile direttamente dai decreti governativi di riferimento.

Tale omissione, se non sanata, espone il personale a ritardi nell’accesso alle prestazioni previdenziali e potrebbe generare contenziosi, nonostante la sospensione della prescrizione per le pubbliche amministrazioni (Cir. INPS n. 58/2024 e ss.mm.ii.).

Proposta di soluzione operativa

Per evitare ricadute negative sul personale e sull’Amministrazione, proponiamo un piano di regolarizzazione proattivo e condiviso, articolato in tre fasi operative da completare entro 4-6 mesi, sfruttando la documentazione disponibile e le procedure INPS standard per denunce tardive (art. 1, comma 207, L. 662/1996 e ss.mm.ii.).

  1. Verifica e ricostruzione documentale (1–2 mesi)

La PERSOMIL, in coordinamento con i Comandi di appartenenza, estragga dai singoli stati di servizio i periodi di missione all’estero (date, numero di giorni, destinazioni).
Consultando i decreti governativi, determini l’importo lordo della diaria giornaliera e la parte tassabile IRPEF (media 28%), confermando l’avvenuta detrazione della quota personale.
Questa fase fornirà la prova documentale valida ai fini INPS (art. 3, D.Lgs. 30/1992), senza necessità di buste paga.

  1. Calcolo e quantificazione dei contributi omessi (1 mese)

Sulla base imponibile ricostruita (giorni di missione × diaria lorda tassabile), applichi l’aliquota del 33% (9,19% quota personale già detratta + 23,81% quota datore).
Utilizzi il simulatore INPS “Calcolo contributi omessi”, con flag per detrazione pregressa, escludendo sanzioni civili e applicando solo interessi minimi in caso di rateizzazione (fino a 120 rate ex art. 30, D.L. 78/2010).

  1. Versamento e regolarizzazione presso INPS (2–3 mesi)

Presenti denuncia retributiva tardiva (UniEmens/DMAG) all’INPS, allegando stati di servizio e decreti come prova, con codice causale “omessi con detrazione già operata”.
Effettui il versamento unitario tramite F24 (codice 1001 Gestione Pubblica), accreditando l’intero 33% alle posizioni individuali dei militari.
La Ragioneria Territoriale del Ministero coordini con la sede INPS provinciale per Forze Armate, garantendo l’aggiornamento degli estratti conto MyINPS entro 30 giorni.

Comunicazione e monitoraggio

Inviare ai militari interessati una PEC con il dettaglio dei calcoli, gli importi versati e l’estratto conto aggiornato, specificando che “la quota a Vostro carico è già stata detratta e integralmente versata, senza ulteriori oneri”.
Si suggerisce inoltre di istituire un helpdesk dedicato per i quesiti individuali, in modo da ridurre il rischio di contenziosi (Cass. n. 14567/2022).

Richieste conclusive

UNARMA chiede cortesemente:
• l’avvio immediato della procedura proposta, con la designazione di un referente PERSOMIL entro 15 giorni dalla ricezione;
• un incontro urgente in videoconferenza entro il 31 ottobre 2025, per condividere i dettagli operativi e definire un protocollo d’intesa;
• una risposta formale entro 30 giorni, ai sensi dell’art. 22, L. 241/1990, con indicazione delle azioni intraprese.

La scrivente UNARMA resta disponibile a collaborare per una risoluzione condivisa, nell’interesse del personale e dell’efficienza amministrativa.
Confidiamo in un intervento che sani questa anomalia, rafforzando la fiducia del personale militare nelle Istituzioni.

Distinti saluti,
Roma, 7 ottobre 2025

Antonio Nicolosi
Segretario Generale UNARMA