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Oggetto: Utilizzo dei militari delle Stazioni Carabinieri per servizi esterni automontati di pronto intervento in sostituzione delle Radiomobili – benessere del personale

da | Ott 6, 2025 | News

AL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Signor Comandante,

è con spirito di leale collaborazione e con sincera attenzione al benessere e alla sicurezza del personale dell’Arma che la scrivente O.S. desidera sottoporre alla Sua cortese attenzione alcune criticità che, in maniera sempre più preoccupante, vengono segnalate riguardo all’utilizzo delle pattuglie automontate delle Stazioni Carabinieri in sostituzione delle autoradio dei Reparti Radiomobili per l’espletamento dei servizi di “pronto intervento 112”.

In numerose realtà territoriali, infatti, a causa delle ormai croniche carenze organiche che affliggono i Reparti Radiomobili, si fa ricorso con crescente frequenza all’impiego di personale e mezzi delle Stazioni Carabinieri per lo svolgimento di servizi tipicamente demandati ai Nuclei Radiomobili.

Tale prassi, seppur dettata da esigenze organizzative contingenti, comporta tuttavia rilevanti criticità sul piano della sicurezza operativa. Le autovetture in dotazione alle Stazioni, infatti, non sono strutturate né equipaggiate con gli standard di protezione (blindature, divisori, sistemi di sicurezza passiva) propri delle autoradio del Radiomobile, progettate specificamente per interventi ad alto rischio e per la gestione di situazioni di emergenza o di contatto diretto con soggetti pericolosi.

Un chiaro esempio della gravità di tale problematica si è avuto di recente in Sardegna, in occasione del violento assalto armato avvenuto a Sassari – località Caniga – nel giugno 2024, durante il quale un commando di una ventina di persone, armate anche di fucili automatici, ha esploso numerosi colpi d’arma da fuoco contro una pattuglia del Radiomobile intervenuta sul posto. In quell’occasione, l’adeguata preparazione dei militari e la dotazione protettiva del mezzo hanno scongiurato una tragedia. Tuttavia, se al loro posto vi si fosse trovata una pattuglia della Stazione, priva di blindature e di equipaggiamenti idonei, forse oggi saremmo ancora a piangere i nostri colleghi.

A ciò si aggiunge che il personale delle Stazioni, pur altamente qualificato e animato da profondo senso del dovere, non riceve la medesima formazione specialistica prevista per gli operatori del Radiomobile, sia in materia di tecniche operative e gestione di situazioni critiche, sia in tema di guida sicura d’emergenza. È opportuno evidenziare che tutti i militari del Radiomobile, compreso il capo equipaggio, risultano abilitati alla guida sicura d’emergenza, requisito essenziale per garantire interventi tempestivi e in sicurezza. Al contrario, nelle Stazioni gli equipaggi automontati sono composti da militari privi di tale abilitazione e, in non pochi casi, affiancati anche da colleghi sprovvisti persino della patente di guida. Tale condizione, oltre a costituire un evidente limite operativo, può determinare gravi conseguenze in caso di emergenza, qualora l’unico militare abilitato alla guida rimanesse impossibilitato a condurre il mezzo, con il rischio concreto di compromettere la continuità dell’azione operativa o del soccorso.

Ulteriore elemento di vulnerabilità è rappresentato dalla mancanza di dotazioni di sicurezza attiva e passiva, quali il dispositivo ad impulsi elettrici (taser) e le protezioni balistiche integrali di cui sono provvisti i mezzi dei Radiomobili. L’assenza di tali strumenti espone il personale a rischi ingiustificati e non proporzionati rispetto alla natura del servizio richiesto, con potenziali conseguenze anche sotto il profilo della responsabilità datoriale in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Alla luce di quanto esposto, la scrivente O.S. ritiene indispensabile un attento riesame della prassi in oggetto, al fine di assicurare che l’impiego dei militari e dei mezzi delle Stazioni Carabinieri avvenga nel pieno rispetto dei criteri di sicurezza operativa e di tutela del personale, adottando al contempo idonee misure correttive e compensative, anche in via temporanea, fino al ripristino delle condizioni ottimali di efficienza dei Reparti Radiomobili.

Certi della Sua consueta sensibilità e attenzione verso le problematiche del personale, si resta in attesa di un cortese riscontro.

Roma, 6 ottobre 2025

Antonio Nicolosi
Segretario Generale UNARMA