AL MINISTRO DELLA DIFESA
Ufficio del Gabinetto del Ministro
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
ALLA COMMISSIONE DIFESA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
Con la presente, desideriamo sottoporre alla Vostra attenzione una proposta di revisione dei requisiti di accesso previsti nei bandi di concorso interni per il reclutamento di Allievi Marescialli, con particolare riferimento al titolo di studio richiesto.
Come noto, i bandi attuali riservano l’accesso al concorso per il personale del ruolo Appuntati e Carabinieri esclusivamente a coloro che siano in possesso di lauree appartenenti a specifici settori, quali ad esempio: L-14 “Scienze dei servizi giuridici”, L-36 “Scienze politiche e delle relazioni internazionali”, LMG/01 “Giurisprudenza”, e LM-52 “Scienze politiche”.
Pur riconoscendo la validità di tale selezione in relazione ad esigenze operative ben precise, si evidenzia come tale restrizione possa escludere ingiustamente una consistente fascia di laureati provenienti da altri ambiti disciplinari, che possiedono comunque competenze altamente qualificanti e che potrebbero apportare un contributo rilevante nel ruolo richiesto.
Pertanto, al fine di rendere il concorso più inclusivo e maggiormente rispondente alla varietà di professionalità che il nostro sistema di difesa necessita, si propone di valutare le seguenti modifiche:
- Apertura dell’accesso al concorso a tutte le lauree triennali e lauree magistrali a ciclo unico (anche se non appartenenti alle classi specifiche previste), sempre che siano conseguite presso atenei legalmente riconosciuti e che rispondano ai requisiti di qualità previsti dalla normativa vigente;
- Maggiore flessibilità nella valutazione dei titoli di studio, con la possibilità di legare la selezione non solo alla classe di laurea, ma anche alle competenze effettivamente acquisite dai candidati, che potrebbero essere oggetto di una valutazione specifica in sede concorsuale (tramite prove scritte, pratiche e orali);
- Promozione del principio di pari opportunità e della valorizzazione delle competenze trasversali, anche attraverso l’introduzione di criteri di selezione che possano premiare esperienze professionali, capacità di problem solving, leadership e altre qualità non strettamente legate al titolo accademico.
Queste modifiche non solo contribuirebbero a garantire una maggiore equità nell’accesso alla funzione pubblica, ma permetterebbero anche di attrarre risorse umane dotate di competenze diversificate e potenzialmente decisive per il rafforzamento dell’Amministrazione.
Inoltre, una selezione basata su criteri di meritocrazia e competenze effettive permetterebbe di valorizzare pienamente il potenziale dei candidati, indipendentemente dal loro percorso accademico iniziale.
Infine, in considerazione dell’importanza e della delicatezza della questione, desideriamo richiedere un incontro con il Ministro della Difesa, al fine di approfondire e discutere congiuntamente le opportunità di adeguamento dei bandi, in vista delle future esigenze operative.
Cordiali saluti,
Roma, 28 maggio 2025
La Segreteria Nazionale