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Oggetto: Aggiornamento – C MOBILE – Avvio nuova piattaforma C-Mobile Management – Circolare n. 221/11-3 di prot. (Sez. 2) del 26 maggio 2025

da | Mag 27, 2025 | News | 0 commenti

AL MINISTRO DELLA DIFESA
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Va premesso che le autovetture in dotazione all’Arma, e precipuamente dedicate ai posti di controllo ovvero al servizio radiomobile, sono dotate del cosiddetto sistema ODINO.

Cos’è il sistema ODINO?
Il sistema ODINO (Operational Device for Information, Networking and Observation) è una piattaforma sviluppata dai Carabinieri per il controllo del territorio e la gestione dei mezzi sul campo.
Si tratta di un insieme di applicazioni che consente di accedere in tempo reale alle banche dati delle forze di polizia, della Motorizzazione e dell’A.N.I.A., permettendo ai Carabinieri di svolgere operazioni sul campo in modo più efficiente.

Tra gli aspetti operativi rilevanti — per entrare nel vivo del presente esposto — tale sistema, essendo dotato di un rilevatore GPS integrato attivabile anche da remoto, consente di tracciare in tempo reale la posizione dei mezzi dell’Arma sul territorio.

Se ciò rappresenta senza dubbio un’opzione eventualmente utile dal punto di vista operativo, tale possibilità assume anche un profilo altamente sensibile, che potrebbe essere — ed è stato — utilizzato in modo improprio.

È palese, evidentemente, la violazione delle norme che regolano il controllo a distanza dei lavoratori.

L’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori stabilisce infatti che:

“Gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale, e possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale.”

Vi è poi il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), che impone che il trattamento dei dati personali — inclusi quelli raccolti tramite strumenti di controllo — sia effettuato nel rispetto dei principi di liceità, correttezza, trasparenza, minimizzazione dei dati, limitazione della conservazione, integrità e riservatezza.

Questo implica che i lavoratori debbano essere informati in modo chiaro e completo sulle modalità e finalità del trattamento dei loro dati personali.

Da parte sua, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la nota n. 2572 del 14 aprile 2023, ha veicolato precise indicazioni operative per il rilascio dei provvedimenti autorizzativi per l’installazione di impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo a distanza della prestazione lavorativa, atte a garantire la riservatezza.

Non da meno l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ha stabilito, anche in forza di altra normativa vigente, che monitorare i veicoli significa, di fatto, controllare le persone ivi presenti. Di conseguenza, devono essere rispettati scrupolosamente i principi sopra richiamati (si veda, per relationem, provvedimento GPDP del 13 marzo 2025, n. 135).

In forza delle norme indicate, per poter attuare tale monitoraggio, occorre adottare un iter preciso: un accordo sindacale che regoli l’uso del GPS con l’intesa delle rappresentanze dei lavoratori.

In mancanza di tali condizioni, l’uso del sistema ODINO e del monitoraggio dei veicoli deve ritenersi illegittimo, indipendentemente dalle finalità. In ogni caso, il lavoratore deve essere informato.

Nel caso di specie, l’equipaggio deve essere esattamente informato su:
– quando il GPS viene attivato,
– da chi,
– per quali finalità,
– con l’ulteriore obbligo di informazione circa il diritto di opporsi al rilevamento.

Invero, deve anche essere previsto un registro del trattamento con precise regole di tenuta e conservazione.

Per tutto quanto sopra esposto, si chiede l’apertura urgente di un tavolo tecnico con le APCSM rappresentative, in forza delle norme indicate, al fine di definire un accordo sindacale che regoli l’uso del GPS.

In attesa di una vostra sollecita risposta, porgo i miei più cordiali saluti.

Antonio Nicolosi
Segretario Generale di Unarma