AL MINISTERO DELLA DIFESA
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
AL COMANDANTE LA LEGIONE CARABINIERI CALABRIA Gen. D. Pietro Francesco SALSANO
e per quanto compete:
AL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI CATANZARO
SEGUE MISSIVE DEL 10 U.S. AVENTE PER OGGETTO RICHIESTA DI INCONTRO E LIBRO BIANCO PER LA SICUREZZA E BENESSERE DEL PERSONALE
OGGETTO: D.lgv 81/2008 – inosservanza al disposto di cui all’Art. 41 (sorveglianza sanitaria) dei militari dipendenti il Comando Legione Carabinieri Calabria. Atto quarto.
Numerose segnalazioni sono giunte a questa Unarma, circa la verosimile inosservanza delle visite mediche riferite al disposto in oggetto e attribuite ai militari dipendenti dal Comando Legione Carabinieri Calabria.
Premesso che le visite mediche sono indispensabili, nonché obbligatorie, per la sorveglianza sanitaria, e comprendono tra l’altro:
a)visita medica preventiva intesa a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui il lavoratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica;
b) visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica. La periodicità di tali accertamenti, qualora non prevista dalla relativa normativa, viene stabilita, di norma, in una volta l’anno. Tale periodicità può assumere cadenza diversa, stabilita dal medico competente in funzione della valutazione del rischio.
c) visita medica in occasione del cambio della mansione onde verificare l’idoneità alla mansione specifica;
d) visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa vigente; e) visita medica preventiva in fase preassuntiva;
Orbene le segnalazioni giunte indicano che – parrebbe – che da circa 5/6 anni i militari dipendenti dal Comando Legione Carabinieri Calabria, soprattutto quelli che operano nelle provincie di Crotone, Reggio Calabria, Cosenza – e verosimilmente – Vibo Valentia, non svolgono alcuna sorveglianza sanitaria. Si ricorda, se ce ne fosse bisogno, che molti militari risultano a rischio poiché trattano sostanze nocive per l’uomo.
Se la cosa fosse veritiera, sarebbe un fatto gravissimo nonché imbarazzante! Non vorremmo neanche crederci e ci auguriamo con tutto il cuore sia una fake, anche in funzione del fatto che la salute e la cura dei Carabinieri è, secondo quanto vergato dalle circolari – emanate nel tempo dal Comando Generale – la cosa più importante. Soprattutto in un territorio molto difficile come quello della Calabria, con dei vertici che stanno ponendo in essere un’intensa attività di rinnovamento e modernizzazione tale da far reputare l’Arma della Calabria, da tutte le Istituzioni, “un’eccellenza” e punto di riferimento e di ispirazione del Comando Generale e che ha oggettivamente migliorato le condizioni di vita dei Carabinieri calabresi e delle loro famiglie. Cosi come apprendiamo dalla lettura di un comunicato vergato da alcune sigle sindacali, riferite all’Arma calabrese. Comunicato che, permetteteci e nessuno se ne rammarichi, non ci trova affatto concordi: ma dissentire e – distinguerci – sembra essere diventato un nostro segno distintivo. Unarma avrebbe voluto, con piacere, esternare quanto esposto al Comandante la Legione Carabinieri Calabria, ma visto che la nostra richiesta d’incontro non ha scaturito alcuna risposta, al contrario di quanto “parrebbe” avvenire con altre sigle sindacali ovvero, con i delegati della Rappresentanza militare – anche – dirigenti sindacali, abbiamo, nostro malgrado, deciso di procedere nel senso. Questo nella trasparenza e nel rispetto dell’art. 15 della legge 46/2022. Al Pregiatissimo Ministro della Difesa chiediamo di occuparsi – con solerzia – di quanto segnalato e, nel caso, prendere seri provvedimenti ovvero, ripristinare la normalità.
Nel restare a disposizione dell’A.G., si chiede al Comando Provinciale dei Carabinieri di Catanzaro, cosi come indicato al punto 3 della nota nr. 1236/38-2-2002 di prot., vergata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – II Reparto – SM Ufficio Operazioni del 6 dicembre 2022, di trasmettere la presente all’Autorità Giudiziaria – Ordinaria e Militare – competente, in ossequio agli artt. 55, 331 e 347 C.P.P.; al fine di verificare eventuali violazioni di legge. Grati dell’attenzione che si riserverà alla presente, si porgono distinti saluti. Il benessere non si compra…si coltiva e si cura per farlo crescere.
Antonio Nicolosi
segretario generale UNARMA