AL MINISTRO DELLA DIFESA
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Nella nostra storia le circolari sono ritenute fondamentali più delle Leggi. Difatti nei quesiti che ci giungono dagli iscritti e non viene chiesta la circolare quale pezza giustificativa della loro azione. Detto ciò non si comprende come alcuni comandanti di vertice amino emettere circolari ma non attuano quelle che giungono superiormente. Un fenomeno che rischia di minare l’uniformità, la coerenza e soprattutto la credibilità del sistema.
Portiamo come esempio la circolare nr. 61/1-16-5-2023 di prot. del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – SM – Ufficio Relazioni Sindacali e Rappresentanza Militare – datata 5 aprile 2023 ove al punto 3 l’allora Comandante Generale Teo Luzi sottolineava al punto 3 di prevedere orientativamente che a convegni di interesse nazionale sia presente un rappresentante dell’Arma da me delegato e valutare, di volta in volta, la partecipazione per convegni di interesse regionale
Resta poco chiaro se la mancata attuazione della circolare in oggetto riguardi esclusivamente Unarma o se coinvolga anche le altre APCSM. Da un lato si promuove la comunione d’intenti e un approccio condiviso alla tutela del Carabiniere; dall’altro si riscontra un’assenza di sensibilità, che ostacola il buon andamento delle relazioni tra le parti e alimenta disomogeneità di trattamento. Un comportamento che rischia di compromettere la credibilità degli impegni assunti a livello centrale.
In questo contesto, riteniamo doveroso auspicare maggiore chiarezza e coerenza nell’applicazione delle direttive, affinché l’azione sindacale possa svolgersi in un clima di rispetto reciproco e reale collaborazione.
Cordiali saluti.
Roma, lì 3 maggio 2025
Antonio Nicolosi
Segretario Generale di Unarma