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LAGNANZE DEI MILITARI PER IL POSTICIPATO TRASFERIMENTO PRESSO I REPARTI DELLA TUTELA AGROALIMENTARE

da | Nov 7, 2023 | News | 0 commenti

AL MINISTRO DELLA DIFESA

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

AL COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA AGROALIMENTARE

OGGETTO: Comunicazione ai sensi dell’Art. 18 Bis della Legge 7/08/1990 nr. 241
Benessere del personale riflesso dal servizio al privato. Organizzazione della vita privata, benessere economico ed organizzativo delle famiglie.
Il 28 dicembre 2022, il Comando Generale, con nota nr. 295/5-1-2022 Add. e Reg. pubblicava una interpellanza mirata a selezionare militari per ampliare il Comando Carabinieri Tutela Agroalimentare, sia presso le sedi già esistenti, quali Roma, Parma, Messina e Torino, che di 7 nuove sedi, ovvero Abbasanta, Avezzano, Bari, Bergamo, Firenze, Reggio Calabria e Verona.
L’interpellanza prevedeva la specializzazione di 119 militari, di cui 77 da destinare nelle sedi di nuova istituzione.
Già dal bando, che dettava tempi molto ristretti, si comprendeva l’importanza dell’adesione così da verificare i requisiti e rimettere il tutto all’Ufficio Addestramento e Regolamenti del Comando Generale.
Anche qui, con tempi molto ristretti, l’Ufficio capitolino, con documento nr. 295/8-1-2022 datato 1 marzo 2023 convocava i militari idonei utilmente collocati in graduatoria a presentarsi in data 9 marzo 2023, presso la Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale (RI), al fine di intraprendere il corso di “Addetto al Comando Carabinieri Tutela Agroalimentare”.
Successivamente con nota del 12 giugno 2023 nr.970001-1/T45-3/Mar, il Comando Generale determinava il trasferimento “a domanda”, dai reparti di appartenenza, ai nuovi reparti. Tale documento precisava che il movimento doveva essere eseguito:
 Per i militari destinati ai Nuclei Tutela Agroalimentare di nuova istituzione, ad avvenuta effettiva attivazione degli stessi; mentre per gli altri ai sensi dei nn. 405 e 406 RGA.
Da quella data, i 119 militari specializzati ovvero, quelli destinati ai Reparti già esistenti, hanno visto il loro trasferimento, mentre ai restanti 77, destinati ai 7 nuovi Nuclei, nulla è stato comunicato.
Ad oggi nulla si è mosso e saputo, malgrado le sedi di nuova apertura parrebbero attive.
Tale situazione sta generato malumori, non solo agli stessi militari, ma soprattutto alle loro famiglie, per i problemi che concernano lo spostamento di sede con i relativi problemi che ad una famiglia comporta: cambio di abitazioni, di scuole per i figli ecc.
Alla luce dei fatti sopra riportati, ci si auspica che si prendano idonei provvedimenti, dando una data certa e precisa di quando ci saranno le nuove aperture, così da poter programmare i trasferimenti e le riorganizzazioni familiari.

LA SEGRETERIA NAZIONALE