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CRITICITÀ LEGATE AGLI ORARI DI LAVORO PRESSO L’11° REGGIMENTO PUGLIA

da | Apr 10, 2024 | News | 0 commenti

AL SIG. MINISTRO DELLA DIFESA

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI 

OGGETTO: Comunicazione ai sensi dell’art. 18bis della Legge 07/08/1990 nr. 241. Criticità, benessere del personale – turni di lavoro.

In linea con l’incarico riconosciuto a questa segreteria sindacale, ed al fine di farsi portavoce di un malcontento generale e diffuso tra il personale a questa sigla associato, si partecipa quanto segue:

il costante contatto di questa segreteria con i tesserati ha portato alla consapevolezza che tra i militari, (nei confronti di cui si ha il dovere della RAPPRESENTANZA), vige uno stato di malcontento diffuso e perdurante circa alcune problematiche perlopiù legate a questioni del tanto enunciato e decantato BENESSERE DEL PERSONALE 

Nel caso di specie, per scelta, sarà trattato solo l’argomento relativo all’orario di lavoro.

(Altre questioni saranno affrontate con comunicati a parte)

Si premette che non è intento della presente entrare in merito alla gestione del personale o dei servizi, né tantomeno di quanto essere di squisita peculiarità della linea di comando; bensì porre l’attenzione su una questione che sta facendo sorgere tra il personale dell’11° Reggimento Puglia non pochi interrogativi e sta generando una condizione di malcontento diffuso: l’orario di lavoro appunto.

Brevemente si illustra quanto in argomento: Non di rado, (alla data in cui si scrive siamo già al terzo episodio), presso l’11° Reggimento Puglia, ed in particolare nella 2^ Compagnia, capita che il personale di servizio sia di O.P. fuori sede, che O.P. in sede, sia posto in libertà prima delle sei ore di servizio.

Per meglio spiegare l’accaduto, si riporta solo l’ultimo degli esempi:

In data 09 c.m. un contingente della Seconda Compagnia dell’11° Reggimento Puglia, di rientro da un servizio di O.P. fuori sede, raggiungeva il Reggimento prima delle sei ore di servizio. In un primo momento al personale veniva chiesto di recarsi nell’aula per compiere un ciclo di istruzione; dopo poco tempo, i responsabili di squadra riferivano al personale che era stato disposto il fine servizio e che in blocchi di cinque unità si dovevano recare presso l’Ufficio Comando per COMPILARE IL MODULO PER LA CONCESSSIONE DELLE ORE DI RECUPERO, il tutto non lasciando possibilità di scelta al personale di usufruire o meno di tale DIRITTO. Senza entrare nel merito della normativa (ampiamente studiata da parte di questa segreteria), si chiede al Comando Generale a cui la presente è diretta, di esprimersi in merito chiarendo se POSSONO ESSERE COMANDATI SERVIZI DELLA DURATA INFERIORE ALLE SEI ORE o se IL SERVIZIO PUÒ ESSERE CHIUSO PRIMA DELLE SEI ORE: tra l’altro, ordinando al personale la compilazione del modulo per usufruire DEL DIRITTO DEL RECUPERO delle ore di servizio prestate in esubero.

Pare, per quanto è stato riferito da tesserati più anziani al reparto, che in passato la questione sia già stata affrontata e chiarita con il risultato che in condizioni analoghe spettava al militare chiedere o meno di usufruire delle ore di recupero: diversamente si completava il turno in sede.

È facile intuire che la questione, oltre che generare malcontento come già detto, crea un aggravio sulle finanze dei malcapitati di turno che si vedono decurtati (senza possibilità di scelta alcuna) di ore di straordinario PESANTEMENTE LAVORATO E SUDATO.

Rimanendo a disposizione per varie ed eventuali, nella certezza che quanto dichiarato è agli atti d’Ufficio, si ribadisce la necessita di chiarimenti in merito, al fine di un EQUO TRATTAMENTO per tutto il personale dell’Arma.

Salvis iuribus

La Segreteria Generale della Linea Mobile/Addestrativa.