Recentemente, in una Compagnia Carabinieri dell’Alto Adige, è stata segnalata la scarsa applicazione delle direttive del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri sulla disciplina che regola i servizi provvisori. Nello specifico, si rileva che personale dei Comandi Stazione venga impiegato impropriamente, come servizio a disposizione di altro Comando, per svolgere funzioni di autista, verosimilmente Carabinieri donne. Questo è stato già oggetto di intervento con circolari datate 28/4/1986, richiamate anche nell’art. 46 del R.G.A., e più recentemente con la lettera nr. 6/3/61-1949 del 1774/2018, che stabilisce chiaramente che dispone che in ogni caso ogni servizio provvisorio deve essere autorizzato dai Comandi di vertice e che non è consentito alimentare unita/articolazioni di ogni livello ordinativo dedicate ad attività burocratiche, amministrative e logistiche e tanto meno per potenziare reparti del capoluogo di provincia, sottraendo risorse da quelli distaccati.
Non vorremmo immaginare che quel Comando di Compagnia si consideri parte di una regione autonoma e adotti una mentalità simile a quella degli enti autonomi del Trentino Alto Adige, dove le province e la regione formano un sistema di enti con autonomia amministrativa e organizzativa. Equiparare l’organizzazione militare a quella di una regione autonoma sarebbe un errore che rischierebbe di compromettere l’efficienza operativa e il rispetto delle direttive centrali.
Il benessere del personale è cruciale per il buon funzionamento dell’Arma e può essere raggiunto solo in un ambiente sereno, dove ogni individuo si senta valorizzato e rispettato e dove una riconversione culturale ponga le risorse umane al centro dell’organizzazione dove il dialogo e il confronto strutturale vada a rafforzare i legami e la qualità del lavoro attraverso il valore umano e professionale.
Rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare per la risoluzione delle problematiche esposte e siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito, auspicando che quanto viene di sovente ribadito dal Comandante Generale non sia più oggetto di intervento.
Cordiali saluti.
Roma, lì 22 settembre 2024
Antonio Nicolosi
Segretario generale di Unarma