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OGGETTO: Divieto di proselitismo sindacale sugli Allievi Carabinieri-Valutazione preventiva dei potenziali profili di responsabilità penale ordinaria e militare-Proposta di intervento strutturale nel percorso formativo

da | Dic 2, 2025 | News | 0 commenti

AL MINISTERO DELLA DIFESA – ROMA

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI – ROMA

tramite

LA SEGRETERIA NAZIONALE UNARMA – ROMA

e, per conoscenza

AL COMANDO LEGIONE CARABINIERI – Uff. Rel. Sind – CATANZARO

ALLA SCUOLA ALLIEVI CARABINIERI DI REGGIO CALABRIA

La Segreteria Regionale Calabria di UNARMA

All’esito di visita sindacale ufficiale effettuata presso la Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, ritiene doveroso rappresentare una valutazione preventiva di sistema concernente i rischi potenziali connessi all’esercizio dell’attività sindacale nel contesto formativo, considerata la recente introduzione del sindacalismo militare.

La fase di formazione degli allievi carabinieri costituisce servizio pubblico essenziale, attività militare protetta e contesto caratterizzato da particolare soggezione gerarchica.

In tale ambito, eventuali interferenze sindacali — ove anche solo ipotizzabili — devono essere prevenute a monte, prima che possano degenerare in condotte illecite.

UNARMA ritiene necessario ribadire, in via generale e astratta, un principio non negoziabile:

l’allievo carabiniere deve essere formato esclusivamente ai compiti istituzionali che lo Stato gli affida; il sindacalismo è estraneo alla fase addestrativa e può operare solo a formazione ultimata.

POTENZIALI PROFILI DI RESPONSABILITÀ

Alla luce del quadro normativo vigente, qualsiasi attività di proselitismo sindacale che dovesse eventualmente rivolgersi agli allievi, in particolare se:

  • posta in essere in orario di servizio;
  • svolta all’interno di strutture formative;
  • realizzata con modalità organizzate o reiterate;

potrebbe astrattamente integrare, oltre a profili disciplinari di estrema gravità, anche fattispecie penalmente rilevanti, tra le quali — a titolo meramente esemplificativo:

  1. Turbativa o interruzione di pubblico servizio (art. 340 c.p.)
    ove l’attività formativa fosse anche solo funzionalmente alterata.
  2. Peculato d’uso (art. 314 c.p.)
    qualora tempo, luoghi o mezzi dell’Amministrazione fossero utilizzati per finalità estranee ai compiti istituzionali.
  3. Abuso della funzione o di posizione
    nel caso di pressioni, induzioni o condizionamenti, anche indiretti, verso soggetti in posizione di debolezza formativa.
  4. Coinvolgimento dell’allievo in procedimenti disciplinari o penali
    profilo particolarmente delicato, in quanto l’allievo, per definizione, non è ancora pienamente strutturato sotto il profilo giuridico e professionale.
  5. Profili di competenza della giurisdizione militare
    qualora le condotte ipotizzate fossero poste in essere da militari in servizio o in ambito militare.

Si evidenzia che tale elencazione ha finalità esclusivamente preventiva e informativa, al fine di evitare che condotte non corrette possano anche solo potenzialmente verificarsi.

NECESSITÀ DI INTERVENTO FORMATIVO STRUTTURALE

(prevenzione primaria)

Proprio per evitare il concretizzarsi di tali rischi potenziali, si ritiene opportuno valutare l’introduzione, nelle primissime fasi del percorso formativo, di specifici moduli didattici obbligatori volti a:

‐ spiegare natura e limiti dell’attività sindacale militare;

‐ chiarire il divieto di proselitismo in fase di formazione;

‐ illustrare, in termini generali, le possibili conseguenze disciplinari e penali;

‐ mettere l’allievo in grado di riconoscere tempestivamente condotte non conformi.

Tali moduli dovrebbero altresì informare gli allievi circa la possibilità di:

‐ segnalare immediatamente eventuali tentativi di interferenza;

‐ farlo anche in forma riservata o anonima, senza timore di ripercussioni.

Un allievo correttamente informato è un allievo non condizionabile e rappresenta il più efficace argine preventivo contro qualsiasi deriva.

PRINCIPIO DI LEGALITÀ

La fase formativa non è terreno di sperimentazione.

È il luogo in cui la legalità deve essere appresa, interiorizzata e praticata.

LA LEGALITÀ NON SI INTERPRETA:

SI RISPETTA,

SI APPLICA,

SI PREVIENE.

Prevenire oggi significa evitare problemi domani.

Il Segretario Generale Regionale

Fabio Riccio