AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
OGGETTO: domande di trasferimento motivate (ex art. 398 R.G.A.–Legge 104/1992–art.42 bis D.Lgs. 151/2001).
Egregio Comandante Generale,
questa Unarma intende sottoporLe una riflessione di carattere istituzionale concernente il perdurare dei ritardi nelle istruttorie relative alle domande di trasferimento presentate per gravi motivi ovvero, quelle previste dall’articolo 398 del Regolamento Generale dell’Arma, dalla Legge 104/1992 e dall’articolo 42 bis del D.Lgs. 151/2001. Tali istanze riguardano militari di ogni ordine e grado che versano in condizioni familiari particolarmente delicate:
genitori soli affetti da gravi patologie, necessità di assistenza continuativa, nuclei familiari privi di sostegni parentali e, più in generale, situazioni che incidono profondamente sul benessere psicologico e lavorativo del personale. Alla luce di ciò, si ritiene opportuno che le istruttorie vengano definite in tempi congrui e rispettosi dei termini
previsti dal diritto amministrativo, evitando prolungate attese che rischiano di aggravare ulteriormente il disagio dei
richiedenti. Considerata la sensibilità delle situazioni in oggetto, si chiede di voler sensibilizzare gli uffici competenti affinché
si adoperino per una celere conclusione dei procedimenti. Si confida, altresì, che in un’epoca di “svolta digitale”
, l’utilizzo delle moderne tecnologie possa agevolare la comunicazione tra gli uffici e favorire un più efficiente iter istruttorio, riducendo tempi e disagi e garantendo il pieno
benessere del personale e delle loro famiglie.
Purtroppo si rileva che, in diversi casi, le tempistiche relative alle domande di trasferimento per motivi di leggi speciali (come la Legge 104/1992) risultano eccessivamente lunghe, con il rischio che la situazione familiare d’urgenza venga superata o si concluda tragicamente prima della definizione della pratica. Ciò comporta, per i richiedenti, la
necessità di ricorrere a licenze straordinarie o, in casi estremi, a contenziosi amministrativi che potrebbero essere evitati attraverso una gestione più celere e attenta.
Con i più cordiali saluti.
Roma, 10 novembre 20
Antonio Nicolosi
segretario generale di Unarma