AL MINISTRO DELLA DIFESA
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
In vista della prossima pubblicazione della procedura GeTra 2026, questa Associazione Sindacale, portatrice di interessi diffusi e giuridicamente rilevanti, non può esimersi dall’evidenziare una forte limitazione relativa ai movimenti in ingresso e interni ai reparti della Linea Mobile.
In particolare, si fa riferimento al limite di età (45 anni) imposto agli appartenenti della Linea Mobile che aspirino ad accedere ad altri Battaglioni/Reggimenti. Tale limitazione, infatti, non consente – ad esempio – a un operatore di Ordine Pubblico cinquantenne di cambiare reparto poiché considerato troppo “vecchio” per partecipare al GeTra, ma al contempo lo obbliga a continuare a svolgere i medesimi servizi di Ordine Pubblico nel reparto di appartenenza fino al termine della carriera.
Ulteriore problematica riguarda il limite di età (40 anni) per l’accesso ai Btg/Rgt da parte del personale dell’Arma dei Carabinieri proveniente da altri reparti. Anche in questo caso si riscontra un evidente paradosso: un Carabiniere di 50 anni in servizio presso una Stazione può tranquillamente svolgere attività di Ordine Pubblico, ma non può ambire a entrare nella Linea Mobile.
Inoltre, sembrerebbe che tali limitazioni riguardino unicamente i militari dei ruoli truppa e sottufficiali. Giungono infatti segnalazioni di Ufficiali – provenienti dal ruolo Luogotenenti e dunque con età superiore ai 45 anni – che, una volta terminato il corso, vengono regolarmente assegnati ai Battaglioni e chiamati anch’essi a prestare servizio di Ordine Pubblico nelle grandi manifestazioni, non limitandosi a mansioni burocratiche.
Alla luce di ciò, si richiama l’attenzione sul rispetto del Codice delle Pari Opportunità, che sancisce il diritto di tutto il personale ad avere pari possibilità di accesso ai vari settori e ambiti della Pubblica Amministrazione.
Rilevato che tra gli interessi primari di questa Associazione vi è la tutela della salute e del benessere dei Carabinieri, diritto fondamentale dell’individuo e del lavoratore/militare costituzionalmente protetto, si ritiene necessario – con la presente – auspicare che, con l’avvento del prossimo GeTra, si possa prevedere il superamento di tali limitazioni o, in alternativa, studiare una procedura di trasferimento interna alla Linea Mobile che consenta a tutti i militari interessati di ambire ad altre destinazioni.
La presente si intende inoltrata anche alla Divisione Unità Mobili.
Cordiali saluti.
Roma, 21 agosto 2025
Antonio Nicolosi
Segretario Generale di UNARMA