AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
AL MINISTRO DELLA DIFESA
Con la presente, il Sindacato Carabinieri UNARMA esprime preoccupazione e ferma opposizione rispetto alla recente
decisione di riaprire il concorso per Marescialli, riservato a Brigadieri Capo e Brigadieri Capo Qualifica Speciale,
escludendo inizialmente solo coloro che alla scadenza del bando (11 luglio 2025) non avevano ancora ricevuto la notifica
del grado.
A tal riguardo, desideriamo porre all’attenzione delle autorità competenti alcune domande fondamentali, che
riguardano la legittimità e la trasparenza di tale decisione:
1. Perché è stata adottata una “interpretazione creativa” per includere coloro che hanno ricevuto la notifica del
grado il 15 luglio 2025, ben oltre la scadenza del bando?
2. Nei concorsi precedenti, in circostanze analoghe, non è mai stata adottata questa prassi. Il bando, nella sua forma
originale, indicava chiaramente che potevano partecipare esclusivamente i candidati che possedevano il grado alla
data di scadenza, come da prassi consolidata.
3. Perché solo quest’anno si è deciso di introdurre una modifica ad personam, favorendo esclusivamente un ristretto
gruppo di individui?
4. La riapertura del concorso appare come un evidente esempio di favoritismo e, soprattutto, di violazione del principio
di imparzialità, sancito dalla Costituzione Italiana e dalla giurisprudenza consolidata del Consiglio di Stato, che
stabilisce che i concorsi pubblici devono essere gestiti nel rispetto dei principi di uguaglianza, trasparenza e
meritocrazia.
5. Come si giustifica questa deroga rispetto alle regole applicate in tutti gli altri concorsi passati?
Un simile trattamento differenziato solleva preoccupazioni in merito alla coerenza delle decisioni prese dal
Comando Generale dell’Arma, e rischia di minare la fiducia dei Carabinieri nelle procedure concorsuali.
In merito a quanto sopra, segnaliamo che la lettera nr. 113/1-13 IS del 12 agosto 2025 dell’Ufficio Concorsi e
Contenzioso del Comando Generale dell’Arma fa esplicito riferimento alla riapertura del concorso e alla deroga alle
regole stabilite, sollevando ulteriori dubbi in merito alla legittimità e alla trasparenza di tale decisione.
Riteniamo che un’azione di questo tipo non solo comprometta la meritocrazia e l’uguaglianza di trattamento, ma crei
anche divisioni tra i colleghi e danneggi gravemente la credibilità dell’Istituzione.
Pertanto, chiediamo che venga fornita una spiegazione chiara e documentata, con riferimenti normativi precisi, che
giustifichi la legittimità di questa deroga. In assenza di una risposta adeguata, ci riserviamo il diritto di rivolgerci alle
autorità competenti, affinché vengano verificate eventuali irregolarità e violazioni dei principi costituzionali.
La trasparenza, l’uguaglianza e la meritocrazia devono essere sempre al centro delle procedure concorsuali. Il Sindacato
Carabinieri UNARMA si batterà affinché tutte le decisioni siano adottate nel pieno rispetto delle regole, senza eccezioni
o scorciatoie.
In attesa di un riscontro, porgiamo distinti saluti.
Antonio Nicolosi
Segretario generale di Unarma
