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OGGETTO: ISTITUZIONE DI UN SERVIZIO SANITARIO MILITARE NAZIONALE (SSMN) – RICHIESTA FORMALE DI AUDIZIONE

da | Lug 7, 2025 | News

DESTINATARI:

  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • STATO MAGGIORE DELLA DIFESA – Sezione Relazioni con le Associazioni professionali tra militari a carattere sindacale (APCSM)
  • MINISTERO DELLA DIFESA – U.R.P.
  • COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI – Ufficio Relazioni sindacali – Direzione di Sanità
  • ISPETTORATO GENERALE DELLA SANITÀ MILITARE
  • COMMISSIONE DIFESA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
  • COMMISSIONE DIFESA DEL SENATO DELLA REPUBBLICA
  • DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA DEL MINISTERO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • FEDERAZIONE NAZIONALE DEGLI ORDINI DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE (FNOPI)
  • FEDERAZIONE NAZIONALE DEGLI ORDINI DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI (FNOMCeO)
  • CONSIGLIO NAZIONALE ORDINE DEGLI PSICOLOGI (CNOP)
  • FEDERAZIONE NAZIONALE ORDINE FISIOTERAPISTI (FNOFI)

È notizia del mese scorso, come emerso dalla lettera diramata dallo Stato Maggiore della Difesa in data 6 giugno 2025, la volontà espressa dal Sig. Ministro della Difesa di avviare le attività per l’istituzione di un Servizio Sanitario Militare Nazionale (SSMN).

Nella comunicazione si legge:

“Nell’ottica di realizzare un progetto di profonda riforma della sanità militare, al fine di incrementare le potenzialità operative e l’offerta capacitiva a sostegno dello strumento militare, ha disposto l’istituzione di un Servizio Sanitario Militare Nazionale (SSMN), fondato su un comando della Sanità militare e un Corpo unico della Sanità militare, alimentato con il personale abilitato all’esercizio delle professioni sanitarie, oggi in forza alle singole F.A./Arma CC”.

Questa, tuttavia, non è la prima volta che si pone l’attenzione sulla questione. Dibattuta negli anni da diverse legislature, senza però trovare attuazione, era già nota a questa APCSM, da sempre attiva nella valorizzazione del personale sanitario impiegato nell’Arma dei Carabinieri. Già con una nota del giugno 2023, nell’ipotesi paventata di una sua realizzazione, auspicavamo che tale riforma potesse finalmente prendere corpo, con l’obiettivo di modernizzare un sistema obsoleto e puntare a un miglioramento strutturale.

Oggi però non è più sufficiente un semplice auspicio. Per questo motivo, riteniamo indispensabile la creazione di un tavolo tecnico, che coinvolga i giusti interlocutori, con l’obiettivo di fornire il miglior contributo possibile alla progettazione del nuovo servizio.

Per tali ragioni, questa APCSM richiede formalmente un’audizione, per dare voce ai professionisti sanitari che quotidianamente rappresentiamo e sosteniamo in un percorso di valorizzazione ed equità di trattamento.

Riteniamo fondamentale avviare un dialogo strutturato che consenta una piena comprensione della condizione attuale, dei progetti in corso e delle aspettative future del personale sanitario impiegato nell’Arma.

Saremmo pertanto lieti di inviare una nostra rappresentanza, composta da infermieri del gruppo di lavoro dedicato alle tematiche sanitarie, al fine di offrire un contributo qualificato e concreto.

L’obiettivo è quello di fornire un apporto utile a conciliare le diverse esigenze, costruendo sin da subito un Servizio capace di affrontare le attuali sfide, tenendo conto anche di criticità già sollevate da questa APCSM nei precedenti comunicati, in particolare su:

  1. Arruolamento
  2. Inquadramento
  3. Sviluppo di carriera
  4. Trasferimenti
  5. Dispiegamento del personale attualmente impiegato
  6. Formazione ECM
  7. Percorsi post-laurea
  8. Libera professione
  9. Remunerazione e indennità

In tale contesto si segnala che questa APCSM ha già avviato un’interlocuzione con la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), da sempre sensibile al tema della valorizzazione del personale sanitario e già a conoscenza delle attuali difficoltà vissute da molti operatori sanitari nel comparto Difesa. Riteniamo che la FNOPI, così come gli altri Ordini professionali in indirizzo, debbano necessariamente essere coinvolti in un processo di riforma tanto profondo.

Non potendo, in questa sede, affrontare nel dettaglio ogni singolo punto, restiamo in attesa di una convocazione da parte dei soggetti coinvolti nello studio della riforma della Sanità militare.

Roma, 03 luglio 2025

La Segreteria Nazionale