AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
dell’indennità di presidio territoriale ai Maggiori e Tenenti Colonnelli comandanti di Compagnia.
Con riferimento all’articolo 13 dell’Accordo Sindacale relativo al triennio per il personale delle Forze di Polizia ad ordinamento militare di cui all’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 195,
PREMESSO CHE
A decorrere dal 1° gennaio 2024 è stata introdotta l’indennità di presidio territoriale, pari a euro 100,00 mensili, in favore del personale dell’Arma dei Carabinieri titolare di incarico di comando di Compagnia con il grado di Capitano, ai sensi dell’articolo 173, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66;
Tale misura riconosce l’onerosità e la responsabilità connesse all’esercizio del comando a livello territoriale, in un’ottica di valorizzazione dell’impegno operativo;
RILEVATO CHE
Ufficiali con grado di Maggiore e Tenente Colonnello, sebbene appartenenti alla dirigenza, rivestono analoghi incarichi di comando di Compagnia, con eguale responsabilità funzionale e peso decisionale;
A tali Ufficiali non è attualmente riconosciuta la medesima indennità, determinandosi una disparità economica non giustificata da differenze sostanziali nelle funzioni esercitate;
SI PROPONE
che in sede di recepimento dell’Accordo Sindacale triennale per il personale dirigente, venga introdotta una specifica previsione che estenda l’indennità di presidio territoriale, nella medesima misura di euro 100,00 mensili, anche agli Ufficiali dirigenti (Maggiori e Tenenti Colonnelli) che esercitano stabilmente funzioni di comando di Compagnia.
Tale proposta intende garantire equità di trattamento economico tra Ufficiali che, indipendentemente dal grado, assumono pari responsabilità e carichi operativi, e si inserisce in un contesto di razionalizzazione e giusta valorizzazione del ruolo svolto nel presidio del territorio.
Le risorse necessarie per la copertura finanziaria di tale misura risultano contenute e sostenibili nell’ambito del fondo complessivamente destinato all’accordo in oggetto, e contribuirebbero a sanare una asimmetria retributiva che, altrimenti, rischierebbe di generare malcontento e demotivazione tra il personale dirigente impegnato nelle linee di comando intermedie.
Confidando nella consueta attenzione del Comando Generale alle istanze di equità e valorizzazione del personale dell’Arma, si rimane a disposizione per ogni eventuale confronto di merito e si porgono distinti saluti,
Roma, 7 luglio 2025
Antonio Nicolosi Segretario generale di Unarma